L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

giovedì 29 marzo 2007

COMUNICATO STAMPA FP-CGIL MILANO

Milano ha rappresentato nell’ambito dell’organizzazione dei Servizi Sociali rivolti a nuclei familiari con figli minori, un laboratorio dove la ricerca d’interventi sempre più mirati ha permesso, soprattutto in questi ultimi anni, dove la complessità dei bisogni è andata di pari passo con un impoverimento delle risorse a disposizione, di arrivare ad strutturare servizi sempre più attenti alla realtà circostante ed ai suoi cambiamenti.
Tutto questo è stato reso possibile dalla presenza di personale – gli assistenti sociali – che ha comunque garantito l’esistenza stessa dei Servizi e la possibilità di riposte qualificate a quanti si rivolgono ai servizi.
D’altro canto l’azione sindacale di questi anni non ha fatto altro che sottolineare all’amministrazione comunale come la carenza, in primis del personale stesso, ma anche di strumentazioni adeguate impedisse un’azione più puntuale e tempestiva nella rimozione di quegli ostacoli che di fatto impediscono, o rendono complessa, la piena esplicazione delle funzioni genitoriali.
Lasciano alquanto perplessi i modi ed i contenuti dell’articolo comparso su “ Il Giornale” del 23.03.2007, tanto per la superficialità quanto alla confusione delle argomentazioni, corrisponde un attacco ingiustificato ad una professione che rappresenta uno snodo importante nell’ambito delle politiche sociali. Non solo ma ad un dichiarato interesse per il mondo dei servizi sociali emerge una presenza di stereotipi sulle funzioni dell’assistente sociale, su cui vengono scaricate colpe e responsabilità di un sistema il cui non funzionamento è determinato da motivi ben più articolati e complessi di quelli sottolineati. La confusione ed approssimazione che caratterizza i dati riportati fa risaltare una “ ignoranza”, nel senso di non conoscenza, che non è accettabile in chi ricopre un incarico così importante.
Una materia così importante avrebbe meritato un’informazione più attenta e circostanziata, proprio in virtù dell’interesse di quelle tante famiglie e bambini che ai servizi si rivolgono, dando il giusto spazio anche ad un professionista che giorno dopo giorno si assume la responsabilità del trattamento di situazioni caratterizzate da problemi anche molto gravi, situazioni che non hanno certo bisogno di una messa in discussione della figura che più di altre può rappresentare la possibilità di una soluzione alle proprie difficoltà.

FP-CGIL A. Sgrò