L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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sabato 14 gennaio 2012

Giustizia: primo via libera al decreto legge "svuota carceri" da Commissione del Senato


di Nicoletta Cottone

Il Sole 24 Ore (12 gennaio 2012)

Fino al 2013 gli ultimi 18 mesi di detenzione si sconteranno ai domiciliari. Gli ospedali psichiatrici giudiziari chiuderanno dal 2013.
La commissione Giustizia del Senato ha dato via libera al decreto legge svuota carceri, che approderà in aula a Palazzo Madama in prima lettura mercoledì prossimo. La commissione ha approvato alcune modifiche: fino al 31 dicembre 2013 gli ultimi 18 mesi di detenzione si sconteranno ai domiciliari, anche per i recidivi. Inoltre gli ospedali psichiatrici chiuderanno dal 2013. Contro il decreto legge hanno votato Idv e Lega. La commissione Giustizia di palazzo Madama ha chiuso i lavori dopo un pomeriggio ad alta tensione nel quale dopo una lunga sospensione è stato ritirato un emendamento del Governo che mirava a introdurre nel decreto legge una delega all'Esecutivo, fortemente contestata dai membri della commissione.

Berselli (Pdl): arrestati a casa e non in cella

"La grande novità - ha sottolineato Filippo Berselli (Pdl), presidente della commissione e relatore del provvedimento con Alberto Maritati del Pd - è rappresentata dall'emendamento mio e di Maritati, approvato con una maggioranza larghissima, nel quale spostiamo l'attenzione del legislatore dal carcere alla casa. Oggi ci sono 21 mila persone che entrano in carcere per pochi giorni e poi escono, senza nessun vantaggio per la collettività né per loro stessi". Se il testo passerà in questa nuova versione, la polizia potrà mandare direttamente a casa questi arrestati per reati minori, in attesa del processo per direttissima, e solo in subordine verranno utilizzate le camere di sicurezza di questure e caserme, come prevede il decreto nel testo approvato dal Consiglio dei ministri. "Se a questi aggiungiamo i tremilacinquecento (condannati, ndr) che ci aspettiamo che non vadano in carcere o escano per effetto della norma sulla pena residua da scontare ai domiciliari, stiamo facendo molto - conclude Berselli - per affrontare questo problema del sovraffollamento delle carceri".

Sulla detenzione ai domiciliari dei recidivi l'Idv vota contro

L'Idv ha votato contro perché "considera inaccettabile che la detenzione domiciliare sino a 18 mesi di pena residua possa essere applicata, in deroga dell'articolo 47 dell'ordinamento penitenziario, anche ai recidivi", ha detto il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Giustizia. "È ipocrita lasciare in piedi l'ordinamento penitenziario, ossia ritenere che sia giusto il divieto della detenzione domiciliare ai recidivi ma, nel contempo, ritenere che per due anni questo divieto non si applichi, in quanto la norma introdotta avrà vigore sino al 31 dicembre 2013. Se una norma é valida, per motivi anche di tutela della sicurezza, non può decidersi che per due anni non sia valida, così violandosi quelle regole di tutela della collettività che pure vengono ritenute in vigore, ma derogate".

I manicomi criminali chiuderanno dal 2013

Gli ospedali psichiatrici giudiziari chiuderanno dal 2013. Oggi la commissione Giustizia del Senato ha approvato all'unanimità l'emendamento per la chiusura entro il 31 marzo 2013. "Un punto fermo che dovrà essere confermato dall'aula del Senato la prossima settimana ma che rappresenta una conquista, dopo due anni di lavoro della Commissione d'inchiesta che presiedo", ha commentato Ignazio Marino, senatore del Pd e presidente della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, che da tempo sta lavorando alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e che ha presentato insieme al relatore, Alberto Maritati, l'emendamento approvato.