Severino ha fretta, ma il ddl sulle alternative alla reclusione non fa passi avanti
Condividi Asca, 15 settembre 2012
La Commissione Giustizia per tutta la settimana è stata impegnata nel proseguire l’approfondimento del ddl 5019 contenente le misure di depenalizzazione e pene alternative alla detenzione per attenuare il sovraffollamento carcerario.
Il Ministro della Giustizia ha più volte sottolineato la necessità ed urgenza di questo provvedimento anche per dare risposta all’emergenza carceri, ma l’ampiezza delle misure contenute nello schema normativo e, soprattutto, la non piena concordanza di valutazioni dei partiti che sostengono il Governo hanno già reso molto ampio il confronto.
Nella discussione è intervenuta la senatrice Rita Bernardini del Pd che ha rilevato l’esigenza di invertire tendenza nell’attuale fase di depotenziamento degli Uepe, cioè gli uffici per l’esecuzione penale esterna e di valutare le conseguenze della riduzione del numero di assistenti sociali ormai quasi ridotto a zero. Su queste valutazioni hanno concordato molti deputati. L’ufficio di Presidenza della Commissione Giustizia ha quindi rinviato sine die l’approdo in Aula del disegno di legge, che nella prevista calendarizzazione doveva andare in Aula il 24 settembre.
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