L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

martedì 17 aprile 2007

RSU UEPE PERUGIA

Al Ministro della Giustizia
Al sottosegretario della Giustizia Luigi Manconi
Al Capo del Dipartimento Dr. Ferrara
Al Direttore Generale D.G.E.P.E. Dr. Turrini Vita
Al Direttore Generale del Personale Dr. De Pascalis
All’Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali
All’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali – UMBRIA
Alle organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL
Segreterie Provinciali, Regionale e Nazionali
Al Casg – Segreteria Nazionale


La R.S.U. dell’U.E.P.E. di Perugia ritiene importante condividere le riflessioni e valutazioni effettuate dal personale di Servizio Sociale in merito alle ipotesi di riorganizzazione degli Uffici della Esecuzione Penale Esterna, soprattutto in riferimento all’inserimento della Polizia Penitenziaria in dette sedi.
In questa delicata fase di riorganizzazione degli Uffici di Esecuzione Penale Esterna, risulta essenziale coinvolgere in questo processo ogni componente e tra questi, soprattutto coloro che con provata esperienza professionale operano da oltre 30 anni in favore dei soggetti sottoposti a misure limitative della libertà.
L’inserimento della Polizia Penitenziaria, per il controllo delle misure alternative non potrà non incidere sulla organizzazione di tali uffici e non potrà avere una ricaduta sulla operatività e sulla professionalità degli Assistenti Sociali.
Condividiamo le osservazioni sin qui emerse dai colleghi Assistenti Sociali pervenute numerose dalle diverse sedi di servizio, e riteniamo importante avere la possibilità di apportare il contributo della specifica professione al progetto di riorganizzazione degli Uepe, proprio per non correre il rischio di snaturare il senso della mission dei suddetti Uffici.
Chiediamo pertanto con forza di essere coinvolti come espressione specifica della professione di Servizio Sociale della Giustizia, in questo percorso in quanto disponibili ad apportare elementi di miglioramento utili ad un servizio più efficace ed efficiente .
Tale richiesta è avvalorata anche dai risultati sull’andamento positivo delle misure alternative che hanno evidenziato come, con un numero esiguo di Assistenti Sociali, con limitati mezzi e risorse, è stato possibile curare l’esecuzione penale esterna di poco inferiore al numero complessivo della popolazione ristretta negli Istituti. Altresì l’esito positivo dell’andamento delle misure alternative è confermato dal limitato fenomeno della recidiva.
Alla luce di quanto sopra esposto ribadiamo la richiesta di un concreto e urgente coinvolgimento degli Assistenti Sociali della Giustizia al processo di riorganizzazione degli uffici, anche quando ormai appare non più solo una ipotesi preoccupante ma decisione già assunta dal Capo del Dipartimento e che presto potrà essere tradotta in DM.
Questa R.S.U., alla luce di quanto sopra esposto, chiede pertanto il blocco di ogni sperimentazione.

F.to R.S.U. U.E.P.E. di Perugia