ASSISTENTI SOCIALI UEPE NUORO
ALL’ORDINE REGIONALE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI –CAGLIARI-
AL COORDINAMENTO NAZIONALE ASSISTENTI SOCIALI GIUSTIZIA
AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA- ON. MASTELLA
AL SOTTOSEGRETARIO DELLA GIUSTIZIA –LUIGI MANCONI
AL CAPO DIPARTIMENTO –DR. FERRARA
AL DIRETTORE GENERALE D.G.E.P.E.- DR. TURRINI VITA
AL DIRETTORE GENERALE DEL PERSONALE –DR. DE PASCALIS
AL RESPONSABILE DELL’UFFICIO PER LE RELAZIONI SINDACALI –DR.SSA CONTE
AL PROVVEDITORE REGIONALE –DR. MASSIDDA
UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA DI NUORO
In data 27.03.07, presso l’UEPE di Nuoro si è tenuta un’ assemblea del personale di Servizio Sociale e il rappresentante territoriale della CISL giustizia.
L’assemblea è stata indetta perché si potesse attuare un momento di riflessione su quanto sta accadendo nel sistema penitenziario a seguito di interventi legislativi (legge Meduri), interventi pubblici del ministro e interventi sindacali, volti a svuotare di significato il lavoro da trentanni svolto dal Servizio Sociale professionale.
Ancora una volta ma con più convinzione è stata effettuata un’analisi semplicistica della situazione dove, anziché riconoscere quanto finora fatto da una classe di professionisti si pensa a come "alleggerire" il peso operativo con un probabile inserimento della polizia penitenziaria, in soccorso agli uffici UEPE in modo da rassicurare circa la "reale" espiazione e il "sicuro" controllo. Si comprende che le rappresentazioni prodotte a livello sociale ed enfatizzate dai mass media, possano sollecitare l’attenzione degli organi istituzionali, soprattutto quando in gioco c’è la sicurezza di tutti i cittadini, si comprende anche che l’indulto abbia creato allarme, tra l’altro immotivato. Non si comprende e non si accetta che organi istituzionali rispondano sull’onda di tutto ciò, senza informare in modo completo, corretto ed esaustivo, il sistema sociale in merito al lavoro svolto all’interno di uffici istituiti con una legge dello Stato che operano sul territorio e che lo Stato rappresentano, secondo finalità individuate dal legislatore. Di contro vi è ancora investimento in quella responsabilità professionale, all’interno della proposta di legge recante"Disposizioni per l’accelerazione e la razionalizzazione del processo penale (…)"dove si prevede l’intervento del Servizio Sociale in fase pre-processuale con l’introduzione dell’istituto della messa alla prova.
Ci è stato insegnato nelle sedi di formazione (UNIVERSITA’) che prima di procedere ad individuare possibili soluzioni, vada effettuata un’analisi di contesto: il lavoro sociale è verificabile sotto i profili dell’efficienza e dell’efficacia, e il primo punto da conoscere doveva essere la relazione fra personale operante, soggetti seguiti e risultati raggiunti. Si sarebbe rilevato che nelle misure alternative si registra un basso tasso di recidiva, irrisorio rispetto alla recidiva registrata fra i soggetti dimessi dal carcere. La differenza è nell’azione svolta professionalmente, tesa a stimolare e sostenere l’autodeterminazione delle persone, dove la dimensione del controllo è ancorata all’aiuto e fa parte integrante dell’intervento professionale: non costituisce la finalità dell’azione , ma un mezzo nell’azione. Una riflessione seria sul possibile miglioramento del sistema delle misure alternative e penale in generale è doveroso, così come una riflessione all’interno della categoria che non vuole sottrarsi a momenti di autoverifica o peggio essere referenziale rispetto all’agire professionale. L’idea però che si vadano a toccare i principi stessi sui quali è fondata la professione, è inaccettabile e non come alcuni esponenti sindacali pensano, per difendere ragioni di cortile.
Per queste ragioni e per altre che non possono trovare spazio nel presente documento, le assistenti sociali dell’UEPE di Nuoro aderiscono alle iniziative promosse dall’UEPE di Venezia, si propongono di promuovere un incontro regionale fra gli UEPE della Sardegna e chiedono che vengano illustrate le linee del progetto di riorganizzazione degli UFFICI E.PE., da più parti annunciato, in merito alle quali auspicano un confronto sulle modalità e sui contenuti.
Nuoro lì 6.04.07
Le assistenti sociali dell’UFFICIO ESECUZIONE PENALE ESTERNA di Nuoro
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