L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

martedì 5 giugno 2007

IL DISSENSO DELL' RSU CGIL-CISL UEPE ANCONA


Al Ministro della Giustizia
Sen. Clemente Mastella
Al Sottosegretario di Stato per la Giustizia
Prof. Luigi Manconi
Al Capo del D.A.P.
Dr. Ettore Ferrara
Al Direttore Generale D.G. E.P.E.
Dr. Turrini Vita
Al Direttore Generale del Personale
Dr. De Pascalis
Al Responsabile dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali –DAP
Dr.ssa Conte
Al Provveditore Regionale Amm. Pen. delle Marche
Dr. Iannace
All’Ordine Nazionale Assistenti Sociali
Dr.ssa Cava
All’Ordine Regionale Assistenti Sociali
Regione Marche
Al Coordinamento Assistenti Sociali Giustizia
Alle Organizzazioni Sindacali CGIL-CISL-UIL-RDB-SAG UNSA-SUNAS-UGL-SAPPE-OSAPP-SIALPE INTESA ROMA


Oggetto: Sperimentazione della Polizia Penitenziaria presso gli U.E.P.E.

Gli operatori dell’UEPE di Ancona, riunitisi in assemblea sindacale il 15/5/07, manifestano all’unanimità preoccupazione e perplessità per quanto contenuto nella Bozza di Decreto Ministeriale, così come concepita, che prevede l’inserimento della Polizia Penitenziaria presso gli UEPE con compiti di controllo sulle misure alternative.
L’argomento in questione appare ampio e delicato, oltre che imprescindibilmente legato ai cambiamenti legislativi allo studio in tema di codice penale e sistema sanzionatorio.
Occorrerebbe, pertanto, prevedere in futuro cambiamenti organizzativi che rispondano in modo più organico e coerente a questi principi riformisti.
Più che inseguire esigenze di immagine ed interessi parziali, bisognerebbe partire, inoltre, dall’analisi del contesto attuale e dei dati relativi alla storia dell’andamento delle misure alternative, risultati già evidenziati da altri UEPE e da altri organismi, prima di proporre modifiche che non sembrano poter produrre effetti di maggiore efficacia e che portano invece più confusione nel campo dell’esecuzione penale esterna.
Un’altra analisi da fare è sicuramente quella relativa a risorse, mezzi e strumenti a disposizione dell’Amministrazione Penitenziaria, sempre carenti negli anni, tanto da riuscire a garantire solo livelli minimi di prestazioni, nell’esecuzione penale esterna e soprattutto nel trattamento interno dei detenuti all’interno degli Istituti Penitenziari.
Gli operatori, pertanto, si associano a quanti hanno già espresso il proprio dissenso, altri UEPE, Volontariato, alcune OO.SS. e altri settori della società civile, e chiedono la sospensione della sperimentazione prevista dalla Bozza del Decreto Ministeriale e il superamento del decreto stesso, in previsione di un dibattito più ampio e democratico che coinvolga tutti gli attori che operano nel campo dell’esecuzione penale esterna, compresi e non ultimi gli assistenti sociali, cioè coloro che gestiscono le misure alternative da più di trent’anni.

Ancona, 5/6/07 RSU – UEPE ANCONA
CISL ANCONA
CGIL ANCONA