L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

giovedì 29 novembre 2007

SPAZIO: PENSIERI LIBERI

Esprimiamo solidarietà all'educatrice del carcere di Volterra brutalmente aggredita. Chi vorrà, potrà inviare a comunicati.assistentisociali@yahoo.it dei pensieri di solidarietà che saranno pubblicati sul blog.
Il Comitato di solidarità
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AL DIRETTORE GENERALE DELL’AMM.NE PENITENZIARIAE p.c. alle Organizzazioni sindacali CGILCISLUILFLPRdBEssendo venuti a conoscenza del grave episodio verificatosi nell’Istituto di Volterra ai danni dell’Educatrice Maria Bevilacqua, si intende innanzitutto esprimere la nostra piena solidarietà alla collega, ritenendo l’accaduto particolarmente grave, e chiedendo interventi immediati per scongiurare il riperpetuarsi di episodi analoghi. Si esprime fin da ora la disponibilità ad aderire a forme di protesta qualora non vengano adottati i provvedimenti necessari per garantire la sicurezza e la professionalità degli operatori del trattamento.
RSU UEPE
NOVARA- VERBANO- CUSIO- OSSOLA- AOSTA
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Esprimiamo solidarietà all'Educatrice del carcere di Volterra brutalmente aggredita e purtroppo non tutelata dalla stessa Amministrazione.
Assistenti Sociali Uepe Cosenza
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Chi vi scrive, è l'unico educatore in servizio presso la Casa circondariale di Aosta-Brissogne.Ovviamente mi aggiungo allo sdegno di quanto successo alla collega ed a tutti gli altri che quotidianamente operano all'interno delle carceri.......

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Solidarietà all'educatrice del carcere di Volterra dagli Assistenti del Uepe di Catania e Ragusa

Il personale tutto esprime profonda solidarietà alla collega educatrice della CR di Volterra, che aggredita da un detenuto durante l’espletamento del suo mandato ha riportato gravi lesioni personali con conseguente prognosi di trenta giorni.
In tale triste circostanza non si può non evidenziare l’inquietudine che tale evento crea in ciascun operatore civile della riabilitazione dei condannati, categoria sottoposta quotidianamente a tensione e altrettanti rischi.
Ulteriore inquietudine è creata dal fatto che il contesto in cui si verifica l’aggressione è l’istituto penitenziario, dove la sicurezza è fondamento per un “clima carcerario” di sostegno alla riabilitazione dei condannati.
Rammaricati per quanto è successo, rinnoviamo la nostra solidarietà alla collega Maria Bevilacqua, augurandole una pronta e serena guarigione; nel contempo auspichiamo che il Ministro della Giustizia e i vertici del DAP rivedano con estrema obiettività le scelte di politica dell’esecuzione penale fin’ora prese, che hanno trascurato le insistenti denunce degli operatori civili