L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

sabato 23 febbraio 2008

UNIONE EUROPEA: EMERGENZA SOVRAFFOLLAMENTO PENITENZIARIO

La CISL impegnata nella giornata di protesta Europea- Il prossimo 28 febbraio si svolgerà a Bruxelles, davanti all'edificio Justus Lipsius sede del Consiglio dei Ministri, una manifestazione di protesta nel motto del “NO al sovraffollamento delle carceri”.
La F.S.E.S.P. (Federazione sindacale europea dei servizi pubblici) ha quindi riunito per il 28 p.v. oltre 400 delegati del settore penitenziario di tutta europa per protestare contro il sovraffollamento dei detenuti ed in particolare per rivendicare che venga garantito il miglioramento dello condizioni di lavoro all'interno dei penitenziari.
Anche per meglio comprendere lo spirito dell'iniziativa si allega il documento fornitoci dall'Ufficio Internazionale della CISL Funzione Pubblica che, opportunamente tradotto in lingua italiana, riporta integralmente la delibera del Comitato Esecutivo della FSESP.
Il Coordinamento Nazionale CISL FP Penitenziario parteciperà all'iniziativa di Bruxelles ed altresì realizzerà a Roma una iniziativa di alto profilo politico, contestualmente allo svolgimento della manifestazione europea del 28 febbraio.
I contenuti e le modalità di svolgimento dell'iniziativa che realizzeremo in Italia saranno rese note il prima possibile.
Invitiamo tutte le Strutture della CISL ad impegnarsi per la massima divulgazione delle iniziative, specialmente tra tutto il personale impegnato negli Istituti Penitenziari Italiani.
Cordiali saluti.
Il Coordinatore Nazionale
Marco Mammuccari

Cosa può fare la FSESP?
1. Sensibilizzare sul programma congiunto in materia di servizi penitenziari e sull’elaborazione di norme europee in materia di formazione ed etica, attraverso:
- L’uso delle reti della FSESP già esistenti, (come ad esempio quelle dell'amministrazione nazionale, dei servizi sociali e sanitari), i coordinatori nazionali della campagna “Servizi pubblici di qualità - qualità di vita”, la contrattazione collettiva (EPSUCOB@), e seminari di formazione sulla sindacalizzazione dei lavoratori;
- Il dialogo sociale europeo a livello settoriale e intersettoriale (ad esempio la contrattazione in materia di lotta contro la violenza sul luogo di lavoro);
- L’uso e l’arricchimento di contenuti della pagina web della rete dei servizi penitenziari della FSESP e dell’ETUI-REHS (Istituto Sindacale Europeo per la Ricerca, la Formazione, la Salute e la Sicurezza), attraverso la pubblicazione dei rapporti sui seminari, lavori di ricerca, dichiarazioni di principi, notizie di attualità, la lista dei contatti della rete della FSESP, esempi di buone pratiche(come le norme etiche di reclusione dei Paesi nordici, i programmi di reinserimento dei detenuti nel Regno Unito e nella Repubblica Ceca);
- La pubblicazione dei risultati delle discussioni in seno alle organizzazioni sindacali nazionali;
- La realizzazione di attività sindacali di carattere bilaterale e transfrontaliero, e la comunicazione di dati alla FSESP (ad esempio, la convocazione di una riunione tra i sindacati cechi, austriaci e tedeschi, o tra RCN e POA-Scotland nel Regno Unito);
- L'organizzazione di attività di sensibilizzazione, come ad esempio una Giornata di azione europea per i servizi penitenziari (denunciandone il sovraffollamento ed evidenziando il bisogno di migliorare il servizio);
- La promozione del rispetto delle norme sui sistemi penitenziari emanate dal Consiglio d'Europa.
2. Contestare i presunti aspetti positivi della privatizzazione e della liberalizzazione su scala europea e nazionale, attraverso:
- La ricerca di elementi concreti sugli effetti negativi e sulle strategie aziendali nei confronti delle autorità pubbliche, principalmente attraverso la pubblicazione Prison Privatisation Report International (www.psiru.orq/justice), al fine di organizzare riunioni su temi specifici;
- L'instaurazione di criteri di valutazione di qualità;
- La realizzazione di campagne a favore dell'esclusione dei servizi penitenziari dalle regole europee sulla concorrenza.
3. Organizzare entro il 2009 una riunione della rete dei servizi penitenziari della FSESP.
Nel corso del secondo semestre del 2008, si provvederà a valutare l'applicazione del piano di azione.
Monitoraggio
La FSESP invierà il resoconto della riunione ai partecipanti, assieme alla lista dei partecipanti e al questionario sul tasso di sindacalizzazione. Presenterà inoltre il rapporto e sottoporrà il piano di azione all'approvazione dei Comitati permanenti HSS( Sanità e servizi sociali) e NEA (Amministrazione statale), rispettivamente il 27 marzo e il 16 aprile 2007, e del Comitato
Esecutivo il 4 giugno 2007.
Lista di controllo relativa all'adempimento delle principali rivendicazioni della FSESP

Miglioramento delle condizioni di lavoro del personale penitenziario
- Riduzione del numero di detenuti e aumento delle risorse da destinare alla prevenzione e alla riabilitazione sociale di ex detenuti;
- Miglioramento dei livelli di sicurezza e salute (fisica e mentale);
- Adeguamento del numero di detenuti per agente, in base al lavoro da svolgere, vale a dire almeno un agente per detenuto, e aumento delle equipe psico-sociali;
- Promozione della formazione iniziale e professionale, apprendimento lungo tutto l'arco della vita e formazione alla prevenzione e gestione dei conflitti (capacità di sdrammatizzare e rappacificare);
- Non discriminazione sul posto di lavoro e pari opportunità tra donne e uomini del personale penitenziario;
- Durata massima dell'orario di lavoro (compresi i periodi di reperibilità);
- Una più chiara definizione delle responsabilità della direzione;
- Situazione della funzione pubblica, quadro condiviso delle condizioni di occupazione;
- Aumento di opportunità di mobilità professionale e sociale;
- Pieno esercizio dei diritti sindacali.

Miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti
- Riduzione del numero di detenuti e aumento delle risorse da destinare alla prevenzione dei reati e alla riabilitazione sociale degli ex detenuti;
- Risorse sufficienti per rispondere adeguatamente ai bisogni elementari (cibo, igiene, sicurezza e vicinanza alla famiglia e agli amici);
- Diritto alla formazione e all'istruzione, ad un ambiente sano e a svolgere attività favorevoli al reinserimento sociale;
- Privacy: celle individuali e pulite;
- Prevenzione del suicidio;
- Diritto ad un salario dignitoso;
- Libertà di espressione e diritto a creare dei "consigli" di detenuti in carcere.

Miglioramento dei sistemi di giustizia penale
- Determinati aspetti problematici delle condizioni di vita e di lavoro all'interno dei servizi penitenziari impongono il miglioramento e la riforma dei sistemi di giustizia penale;
- Allocazione di risorse adeguate per le misure alternative alla detenzione;
- Riduzione dei periodi di detenzione preventiva;
- Misure specifiche per giovani delinquenti;
- Indipendenza degli organismi di controllo penitenziario (con la consultazione dei sindacati dei sistemi penitenziari);
- Valutazione dei risultati raggiunti dai centri penitenziari pubblici e privati in termini di tasso di recidiva, di reinserimento sociale e condizioni di vita e di lavoro;
- Convergenza degli obiettivi delle diverse Amministrazioni penitenziarie e coerenza delle diverse politiche sociali, economiche, interne e della giustizia che incidono sui regimi penitenziari.