L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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martedì 17 giugno 2008

Giustizia: l’esercito in strada, le reazioni e i commenti politici

Dire, 17 giugno 2008

La Russa: "In malafede chi parla di militarizzazione"

"È in assoluta malafede chi parla di militarizzazione delle nostre città". Lo dice, a Radio 24, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, replicando alle critiche del sindaco di Torino Roberto Chiamparino. La Russa spiega l’emendamento al Dl sulla sicurezza in questi termini: ci saranno, dice "tremila soldati" tra cui "carabinieri impiegati in funzioni militari" o "soldati delle altre forze armate, previo uno specifico addestramento".

Svolgeranno i loro compiti "insieme alle forze dell’ordine: in totale allora saranno novemila uomini che girano nelle nostre città. Novemila persone in strada che dicono che lo Stato c’è". La Russa parla anche dell’introduzione del reato di immigrazione clandestina: "Ha il senso di dare un ‘effetto annunciò, cioè serve a dire con un tam tam che in Italia sono cambiate le cose. Non è certo la panacea, ma ha un effetto deterrente. Inoltre, in questo modo si mantiene fede all’impegno preso con i nostri elettori: mai più clandestini sotto casa".

Donadi: "Militari, brutta idea inutile e demagogica"

Roma - L’uso dei militari nelle città "è una brutta idea e sbagliata. Spieghino piuttosto perché non si trova il modo per impiegare per la sicurezza sulle strade quei 50 mila tra poliziotti e carabinieri che oggi sono impegnati in mansioni amministrative e democratiche". Lo dice il capogruppo del Idv alla Camera Massimo Donadi, che lo valuta un provvedimento "inutile e demagogico" che dimostra "la volontà di non affrontare i problemi con misure vere".

Ronconi: "I militari non risponderanno mai a Maroni"

"I militari dell’esercito non potranno mai essere assoggettati a ministero dell’Interno ma continuare ad esserlo esclusivamente a quello della Difesa". Lo dice l’esponente dell’Udc Maurizio Ronconi il quale aggiunge che "ci troviamo di fronte all’ennesimo pasticcio del governo che ignora che mai passerà l’idea di militari dipendenti dalle direttive del ministero dell’interno". Ronconi aggiunge che "d’altra parte sarebbe un precedente pericolosissimo e perfino incostituzionale e che non avrebbe il consenso da parte di chi è costituzionalmente a capo dell’esercito". L’esponente centrista conclude sottolineando che "molto meglio sarebbe che il governo ritiri l’intenzione malsana di utilizzare l’esercito per compiti di polizia magari ripiegando su compiti affidati ai carabinieri oltre che alla polizia di Stato".

Bricolo: "Militari a presidio di confini e coste"

"Le forze armate possono essere utili in vari modi. Discuteremo in aula dell’ emendamento sui militari a presidio delle città ma contestualmente sarà base di discussione anche un ordine del giorno presentato a nome del gruppo della Lega riguardo al contrasto in mare dei flussi migratori in entrata nel nostro paese". Il presidente dei senatori della Lega Federico Bricolo spiega la posizione del Carroccio al Senato sulla presenza dei militari nelle città per affrontare l’emergenza sicurezza.

Spiega Bricolo: "Visto che chiunque può violare i nostri confini, Marina, Aeronautica, Esercito e Forze dell’ordine devono presidiarli, prendendo esempio da quello che stanno già facendo Spagna e Malta. Loro, a differenza nostra, sfruttando anche le forze armate, sono riusciti a bloccare i flussi di clandestini che sbarcavano sulle coste". Insomma, conclude Bricolo, attualmente "i nostri sono confini colabrodo e chiunque può arrivarci. Questo, per quanto ci riguarda, è inaccettabile".