Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali manifesta una forte preoccupazione sul “Pacchetto sicurezza” Il
Il DDL, tra i mille punti trattati, va a minare radicalmente uno dei principi cardine della politica sanitaria del nostro paese nei confronti dei cittadini stranieri, e il diritto fondamentale e universale alla salute, così come sancito dall’ articolo 32 della nostra Costituzione, tanto apprezzata a livello europeo.
Il cambiamento di rotta approvato ieri, se confermato dalla Camera, rischia di produrre un incremento della clandestinità, l’impraticabilità di forme di tutela sanitaria e di aiuto sociale, l’aumento di focolai di malattie trasmissibili con ripercussioni sulla salute collettiva.
Permettere ai medici la denuncia degli immigrati irregolari che si presentano alle strutture sanitarie per essere curati significa indebolire la tutela non solo della loro salute, ma anche quella dei loro figli. Provvedimenti che rendono ancora più precaria la condizione dei minori stranieri in Italia, non possono che destare allarme in quanti lottano giornalmente contro il loro sfruttamento. I bambini non hanno colpe e non hanno scelto di venire nel nostro Paese. Ma il nostro Paese ha il dovere di tutelarli proprio quando i loro genitori non sono in grado di farlo. Lo stesso rimpatrio assistito dei minorenni sfruttati nella prostituzione, in assenza di violazioni della legge e della finalità prioritaria del rimpatrio che è quella dell'unità familiare, è una violazione palese delle leggi comunitarie, di quelle italiane e delle Convenzioni internazionali. Uguale sgomento desta il progetto di “censimento” dei senza fissa dimora, che richiama alla memorie liste di proscrizione che speravamo ormai sepolte.
Al Senato ieri si è assistito ad un provvedimento che fotografa la situazione di disagio e di conflitto che sta attraversando il nostro Paese. Una fotografia che da cittadini, prima che da operatori del sociale, non avremmo mai voluto vedere.
Roma, 6 febbraio 2009
La Presidente
Franca Dente
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