L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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mercoledì 25 gennaio 2012

Il Senato approva il decreto svuota-carceri

www.repubblica.it
Dal 2013 chiudono anche i manicomi criminali. Passa il decreto per evitare il sovraffollamento

delle carceri con 226 sì, 40 no e otto astenuti. Ora il provvedimento passa alla Camera. All'interno l'emendamento che decide la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari

di ADELE SARNO

ROMA - I cancelli dei manicomi criminali non si apriranno più per nessuno. E nelle carceri italiane ci saranno meno detenuti. Il Senato ha approvato il decreto contro il sovraffollamento con 26 i voti favorevoli, 40 contrari e 8 astenuti. Il provvedimento ora passa alla Camera, per convertirlo c'è tempo fino al 20 febbraio. All'interno anche un emendamento, deciso a maggioranza, che prevede la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari entro il 31 marzo 2013.

Sono passati 600 giorni da quando, nel giugno 2010, la Commissione d'inchiesta del Senato sull'efficacia ed efficienza del Servizio sanitario nazionale entrò nel manicomio criminale Barcellona Pozzo di Gotto (Me). "Davanti a noi - racconta il senatore Ignazio Marino, presidente della commissione - uno spettacolo imbarazzante. Le lenzuola sporche, i muri scrostati dall'umidità, la muffa, i materassi accatastati, gli uomini lasciati senza cure e costretti in condizioni disumane. Il primo uomo che ho visto era nudo, legato con delle garze, sdraiato su un letto. Era in queste condizioni da cinque giorni".

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlò allora di scene indegne di un Paese appena appena civile. E la Commissione avviò un'indagine sugli Opg di Barcellona Pozzo di Gotto (Me), Aversa (Ce), Napoli, Montelupo Fiorentino (Fi), Reggio Emilia e Castiglione delle Stiviere. Le immagini raccolte durante le ispezioni diventarono un documentario. E la malattia mentale ha smesso di essere una ferita da
nascondere alla società.

Viaggio nell'inferno dei dimenticati: foto 1- video 2

La legge, così come approvata dal Senato - spiega Marino - indica le caratteristiche e sancisce tempi certi per l'individuazione delle nuove strutture, interamente a carattere ospedaliero con una rete di vigilanza esclusivamente esterna, che permetteranno di superare gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Il termine è il 31 marzo 2013. "Questo voto responsabilizza tutti - dice il senatore - Stato Regioni, Magistratura. Nessuno potrà più dire 'io non sapevo' o 'io non posso', perché queste 1.500 persone internate, nella maggior parte dei casi senza garanzia delle cure e senza rispetto della loro dignita', devono da tutti noi essere percepite come una ferita ed una vergogna nel nostro vivere civile".

Soltanto così i folli, autori di un reato, potranno essere curati nel rispetto della dignità umana. "È importante intervenire su questa realtà - dice ancora Marino -. Basti pensare che dei 1500 pazienti rinchiusi negli Opg, poco più della metà (il 60%) è internato perché ritenuto socialmente pericoloso. Tutti gli altri non sono stati liberati perché non hanno un progetto terapeutico, non hanno una famiglia che li accolga o una Asl che li possa assistere. E' come se fossero rifiutati dai "loro" territori perché mancano le risorse".

Ma dove andrà chi è dentro? "Ci saranno strutture sanitarie in ogni Regione, le deciderà un decreto congiunto a firma del ministero della Giustizia e della Salute. Ognuna avrà un team composto da psicologi, psichiatri e personale medico pronto ad affrontare le esigenze dei malati autori di reato. La polizia penitenziaria invece farà vigilanza esterna".
(25 gennaio 2012)