L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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giovedì 10 aprile 2014

Berlusconi-day, ecco il verdetto-tipo

Espresso.it
Oggi la decisione sull'affidamento. Occhi puntati sui precedenti: ecco tutti i divieti imposti dal tribunale di Milano in un recente caso analogo. Niente viaggi. Niente incontri con pregiudicati. E una copia del provvedimento sempre con sé                                                         



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Berlusconi-day, ecco il verdetto-tipo

Non si chiama Silvio Berlusconi, ma anche lui è un cittadino italiano, ha più di 65 anni, è stato giudicato colpevole di un reato economico «commesso fino al 2003», deve scontare la sua prima e per ora unica condanna definitiva e ha un «adeguato domicilio» familiare che gli consente di sottrarsi al carcere. Tra i tanti provvedimenti di affidamento in prova ai servizi sociali, decisi nelle ultime settimane dal tribunale di sorveglianza di Milano, “l'Espresso” ha scoperto un caso specifico che presenta forti analogie con la vicenda giudiziaria del leader di Forza Italia, condannato a quattro anni di reclusione per una frode fiscale pluri-milionaria «commessa fino al 2003» attraverso i contratti internazionali di Mediaset.

Il protagonista del caso analogo, un imprenditore immobiliare lombardo condannato per una bancarotta da un milione e mezzo di euro, ha già ottenuto l'affidamento ai servizi sociali. E il tribunale gli ha imposto una serie di prescrizioni (obblighi e divieti) che traducono in concreto le astratte e spesso generiche formule del codice. Ogni condannato fa storia a sé, per cui i giudici nel caso di Berlusconi potrebbero anche decidere diversamente. Ma secondo gli esperti di diritto, il provvedimento applicato all'imprenditore lombardo rappresenta una sorta di verdetto-standard, che è ragionevole prendere come termine di paragone anche per l'attesissimo verdetto su Berlusconi.

Ecco, dunque, le prescrizioni applicate dal tribunale di sorveglianza di Milano nel recente caso analogo a quello di Berlusconi:

1. «Entro dieci giorni dalla notifica dell'ordinanza che concede l'affidamento, il condannato dovrà sottoscrivere le prescrizioni e prendere contatti l'ufficio esecuzione penale esterna (Uepe) incaricato di affiancarlo nell'opera di adattamento alla vita sociale».

2. «Dovrà mantenere contatti con l'Uepe secondo quanto da questo indicatogli».

3. «Dovrà fissare la propria dimora nel domicilio indicato» (che per Berlusconi è la villa di Arcore)

4. «Non potrà abbandonare la Regione Lombardia in assenza di autorizzazione».

5. «Non potrà compiere viaggi notturni, né all'estero».

6. «Non dovrà frequentare pregiudicati, tossicodipendenti o alcolisti, omettendo altresì di frequentarne gli ambienti».

7. «Potrà lasciare la propria dimora alle ore 6.00, per le sue esigenze di vita, e dovrà farvi ritorno entro le ore 23.00, con divieto di uscire fino al mattino successivo se non per comprovate gravi necessità, preventivamente comunicate alle Forze dell'Ordine».

8. «Dovrà predisporre tutti gli accorgimenti necessari per agevolare i controlli da parte delle Forze Dell'Ordine».

9. «Dovrà adempiere puntualmente agli obblighi di assistenza familiare».

10. «Dovrà adoperarsi per quanto possibile alla riparazione del danno provocato dal reato, secondo le modalità concordate con l'Uepe in sede di indagine sociale; l'Uepe verificherà altresì l'eventuale disponibilità dell'affidato allo svolgimento di attività socialmente utile».

11. «Dovrà portare sempre con sé copia del presente provvedimento».

12. «Dovrà richiedere almeno un mese prima, salvo sopraggiunte e comprovate necessità, ogni modifica alle prescrizioni».

13. «Gli spostamenti in giornata fuori dal territorio per motivi di lavoro o di salute o familiari, gli ampliamenti di orari per contingenze specifiche inerenti ad esigenze familiari (ad esempio matrimoni), pranzi o cene di lavoro, gli eventi luttuosi o particolarmente gravi di natura familiare, la partecipazione alle udienze civili o penali, saranno autorizzati dal direttore dell'Uepe, a ciò delegato, che ne darà tempestiva comunicazione al Magistrato di Sorveglianza».

Conclusione: «Il tribunale di sorveglianza AVVERTE l'affidato che, in casi di violazioni di legge o delle prescrizioni suddette, sempre modificabili dal Magistrato di Sorveglianza previa istanza all'Uepe, la misura dell'affidamento potrà essere sospesa e poi revocata». Con conseguente addio all'affidamento e immediato ingresso in carcere.