L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

giovedì 24 maggio 2007

COMITATO DI SOLIDARIETA' ASSISTENTI SOCIALI

COMUNICATO STAMPA
POLIZIA PENITENZIARIA NEGLI UEPE: SI RIAPRE IL CONFRONTO
L'Amministrazione Penitenziaria ha programmato per il 29 maggio 2007 un nuovo incontro con le organizzazioni sindacali- riaprendo il confronto sulla proposta del Ministro della Giustizia di sperimentare dei nuclei di Polizia Penitenziaria presso gli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna(UEPE) ai quali affidare il controllo delle MISURE ALTERNATIVE AL CARCERE.

Il Comitato di Solidarieta' Assistenti Sociali, che con il proprio BLOG raccoglie giornalmente dichiarazioni, comunicati e critiche su tale progetto, chiede al Sig. Ministro e all'Amministrazione Penitenziaria nonché alle forze politiche dell’attuale Governo, di prendere in considerazione il motivato e documentato dissenso esistente sull'inserimento della polizia penitenziaria negli UEPE- dissenso manifestato dagli Assistenti Sociali di quasi tutti gli UEPE presenti sul territorio nazionale, da alcuni Sindacati, dalla Magistratura, dal Coordinamento Assistenti Sociali Giustizia, nonchè dalla Conferenza Nazionale del Volontariato Giustizia (CNVG) alla quale aderiscono importanti Associazioni e Coordinamenti nazionali di estrazione cattolica e laica quali Caritas Italiana, Arci-Ora d'Aria, Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario, Fondazione Italiana per il volontariato, Antigone, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, comitato per il Telefono Azzurro, Libera, Società San Vincenzo de Paoli. Il CNVG ha ribadito il NO alla proposta del Ministero della Giustizia, in occasione della loro Assemblea Nazionale "Percorsi di Giustizia, Codice Penale e Inclusione Sociale" tenutasi a Roma il 17-18-19 Maggio.

L'Ordine Nazionale degli Assistenti Sociali in occasione di un incontro avuto il 16 maggio con i vertici dell'Amministrazione Penitenziaria ha rappresentato e riportato le ragioni e le motivazioni di disagio e le preoccupazioni degli assistenti sociali degli UEPE.
In data 17 maggio è stata presentata interrogazione parlamentare dall'On.Crapolicchio (vicepresidente comitato problemi penitenziari della commissione giustizia della Camera)- primo firmatario- contro l'attuale proposta di decreto ministeriale.

Con l'occasione il Comitato di Solidarietà ricorda che, durante la precedente legislatura e in occasione del Dibattito parlamentare del 03-05-2005 sull'art.3 della legge Meduri divenuta in seguito Legge (L.154 del 27 luglio 2007) che ha trasformanto i Centri di Servizio Sociale Adulti (CSSA) in Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna (UEPE), numerosi esponenti dell'attuale maggioranza parlamentare, in rappresentanza dei vari partiti all'epoca dell'opposizione, avevano fatto proprie le preoccupazioni e le motivazioni attualmente manifestate dagli assistenti sociali e dalle associazioni di volontariato.

E' incomprensibile che sia proprio l’attuale Governo attraverso un decreto del Ministro della Giustizia a concretizzare proprio quegli aspetti precedentemente criticati e non condivisi !!

Il Comitato di Solidarietà nel considerare legittima la posizione degli assistenti sociali al pari della richiesta della polizia penitenziaria di essere "valorizzata", chiede che vengano trovati altri strumenti e soluzioni a quanto proposto dalla Bozza di Decreto Ministeriale. Soluzioni che permettano di attenuare le forti opposizioni che in questo periodo si sono determinate tra i vari operatori penitenziari e che partano dal superamento della previsione di inserire presso gli UEPE i Nuclei di Polizia Penitenziaria e di assoggettarli alla Direzione di tali Uffici (in alternativa possono essere individuate altre soluzioni in grado di garantire agli UEPE di poter continuare ad essere a tutti gli effetti dei Servizi Sociali della Giustizia, aperti alla multiprofessionalità affine al Servizio Sociale) e dall'escludere tra l’eventuale competenza della polizia penitenziaria sulle misure alternative al carcere, proprio per la sua particolare caratterizzazione e nel rispetto art.72 dell’Ordinamento penitenziario e dell’art.118 del Regolamento d’Esecuzione, il controllo della misura alternativa dell'Affidamento in Prova al Servizio Sociale.

Il Comitato di solidarietà chiede che tali proposte escano da un progetto complessivo di riforma del sistema delle misure alternative (che tenga conto anche delle prospettive di riforma del codice penale e del disegno di legge Mastella sulla messa alla prova), al quale si può giungere attraverso lo strumento della "Conferenza nazionale dell'esecuzione penale" proposto sulla stampa dal Sottosegretario On.Manconi. Conferenza che coinvolga in un percorso preparatorio, il personale degli UEPE, la polizia penitenziaria, i sindacati, le forze politiche, il volontariato ed il terzo settore e che affronti in modo concreto il tema delle riforme, del ruolo, dei mezzi, delle risorse che servono per fare funzionare meglio le misure alternative e gli UEPE, centrali in tale sistema.