L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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venerdì 18 maggio 2007

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULLA PROPOSTA DI INSERIRE LA POLIZIA PENITENZIARIA NEGLI UEPE

PRESENTATA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL MINISTRO MASTELLA DALL' ON.CRAPOLICCHIO (VICEPRESIDENTE COMITATO PROBLEMI PENITENZIARI COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA) FARINA(VICEPRESIDENTE COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA) CONTRO LA PROPOSTA DI DECRETO CHE PREVEDE L'INSERIMENTO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA NEGLI UEPE
Atto CameraInterrogazione a risposta scritta 4-03683 presentata da SILVIO CRAPOLICCHIO giovedì 17 maggio 2007 nella seduta n.159
CRAPOLICCHIO e FARINA. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che: il Ministro per la Giustizia ha presentato alle parti e ai sindacati una bozza di Decreto riguardante l'inserimento e l'utilizzo del personale del corpo di Polizia Penitenziaria negli UEPE, Uffici dell'esecuzione penale esterna, attraverso l'istituzione e la sperimentazione, in alcuni di detti Uffici, dei nuclei di verifica e controllo composti da tale personale, per un preventivo parere in vista di un tavolo di confronto già convocato dall'Amministrazione per il prossimo 14 maggio 2007; l'introduzione della Polizia Penitenziaria negli UEPE a integrazione del personale di servizio sociale, appare, anche alla luce dei compiti e delle funzioni attribuite dalla sperimentazione enunciata nella bozza del decreto, debole sotto il profilo normativo e giuridico. Infatti le funzioni attribuite, benché sul solo piano di controllo, risulterebbero estranee alle vigenti previsioni normative previste dall'articolo 72 dell'Ordinamento penitenziario e dall'articolo 118 del regolamento di esecuzione (decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000) che descrivono, sinteticamente il primo e analiticamente il secondo, l'attività degli Uffici. Inoltre il controllo della Polizia Penitenziaria andrebbe a sommarsi ed a sovrapporsi a quello delle forze dell'ordine gia operanti in modo efficiente sul territorio del quale hanno conoscenza capillare; la bozza di decreto Ministeriale interviene su una attività che nei prossimi mesi sarà oggetto di riorganizzazione considerando le modifiche in atto del codice penale e del codice di procedura penale anche sull'esecuzione penale e in particolare sull'esecuzione penale esterna; la bozza di decreto Ministeriale aggrava pesantemente le condizioni di vita e di lavoro degli operatori della Polizia Penitenziaria negli Istituti e Servizi Penitenziari, rese peraltro già estremamente difficoltose dalla forte carenza di personale e dalla scarsità delle risorse finanziarie a disposizione. Infatti dal progetto di sperimentazione non si desume nessun aumento di organico né operazioni di razionalizzazione dell'impiego del personale della Polizia Penitenziaria preposto nei servizi non istituzionali, pertanto i costi di questo nuovo servizio graverebbero sui lavoratori; una eventuale dislocazione all'esterno del personale di Polizia Penitenziaria creerebbe ulteriori disagi a coloro che resterebbero a lavorare negli Istituti, dunque più turni di lavoro, più posti di servizio, meno sicurezza, meno ferie e riposi; nonostante l'esiguo numero di assistenti sociali, ai quali è demandata l'attività di recupero, il settore dell'esecuzione penale è stato caratterizzato positivamente da tale efficiente intervento professionale rilevabile anche dalla riduzione della recidiva; è funzionale al sistema penitenziario e previsto normativamente, dall'articolo 47 commi 9 e 10, che le attività di controllo e recupero siano svolte in modo integrato da un unico operatore, in quanto esse stesse inscindibili e pertanto non gestibili da portatori di professionalità eterogenee -: quali iniziative si intendano adottare al fine di non aggravare la già difficile condizione di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria prevedendone l'utilizzazione esterna; se non si ritenga che le attività di controllo e di aiuto debbano essere svolte da un unico operatore al fine di effettuare al meglio l'azione di reinserimento dell'individuo nel contesto sociale, anche nel pieno rispetto del 3o comma dell'articolo 27 della Costituzione.(4-03683)