L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

domenica 17 giugno 2007

COMUNICATO DIREZIONE GENERALE ESECUZIONE PENALE ESTERNA-DAP

Iniziative in tema di esecuzione penale esterna
In merito al progetto che prevede la sperimentazione, in alcune attività relative alle misure alternative, del corpo di polizia penitenziaria diversi sono stati i commenti giunti a questa direzione generale e molte sono state le manifestazioni di preoccupazione.
Si vogliono offrire alcune chiarificazioni, pur osservando che molte delle lettere ricevute non erano regolarmente sottoscritte: la stessa volontà di fare chiarezza è stata espressa dal Capo del Dipartimento, che ha ricevuto la presidente dell'ordine nazionale assistenti sociali, dott.ssa Cava.
Analizzando gli effetti generali delle misure alternative, possiamo notare come il ricorso alle pene non detentive sia positivo, ma nello stesso tempo debbaassicurare la fiducia delle popolazione nella propria sicurezza.
Scendendo nel dettaglio, dobbiamo notare come dal 1998 al 2005 i detenuti domiciliari sono cresciuti in maniera esponenziale (dal 3932 a 9170) ed il loro controllo, operato dalle forze di polizia territoiale, è divenuto progressivamente più diffocoltoso, sia per il numero sia per la varietà dei soggetti ammessi. Un ulteriore crescita conseguirà all'approvazione da parte del Parlamento dei disegni di legge d'iniziativa del Ministro relativi alla messa alla prova nel processo penale degli adulti e più avanti del disgno di riforma del codice penale.
In quest'ottica, il ricorso al supporto della polizia penitenziaria è stato offerto dal Ministro della giustizia nell'interesse di tutta la comunità. valorizza esistenti previsioni di legge.
Anche l'ammissione, la presa in carico, l'aiuto al superamento delle difficoltà nonchè la valutazione del percorso degli affidati in prova restano attribuiti al servizio sociale: la sperimentazione prevede l'affiancamento- e non la sostituzione- degli agenti alle attività degli assistenti sociali. il possibile intervento della polizia penitenziaria va comunque ad incidere su ambiti estranei all'attività dell'assistente sociale.
Si spera che queste precisazioni siano di ausilio ad un pacato ragionare sul servizio che l'amministrazione deve rendere.
I signori Direttori vorranno cortesemente partecipare questa comunicazione a tutti gli operatori assegnati agli Uffici.
Il Direttore Generale
Riccardo Turrini Vita
da www.fpspenitenziario.cisl.it