L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

domenica 2 dicembre 2007

Al CASG
Alle organizzazioni sindacali
CGIL
CISL
UIL
R.di B.
SAG-UNSA
UGL
FLP
Loro sedi
All’Ordine Ordine Nazionale Assistenti Sociali
ROMA

Ordine Regionale Assistenti Sociali
PADOVA
Oggetto: Bozza di decreto sulla sperimentazione dei nuclei di verifica della Polizia Penitenziaria negli UEPE
I sottoscritti assistenti sociali dell’UEPE di Verona, presa visione della bozza di decreto in oggetto:
- esprimono ancora una volta la loro preoccupazione circa la sperimentazione e l’ultima bozza del decreto.
- aderiscono alla nota inviata dal CASG il 26.11.2007 alle OO.SS e ne condividono il contenuto.
- prendono atto della non volontà dimostrata dall’Amministrazione Penitenziaria e dal Ministro della Giustizia ad accettare il confronto rispetto a questa decisione.
In questo ultimo anno tutto il mondo professionale, del volontariato, dell’associazionismo, intellettuali, operatori istituzionali e non, hanno tentato di dimostrare la pericolosità della svolta che sarà, per molti versi, epocale. Ci pare, però, senza alcun risultato.
Da più parti è stato sottolineato quanto fosse importante pensare ad una valutazione della sperimentazione per realizzare la quale è necessario individuare dei criteri. Per questo ci ha sorpreso leggere all’art. 7 c.1 a) che la valutazione tecnica verrà effettuata dalla magistratura di sorveglianza, dal prefetto, dall’amministrazione comunale o provinciale. Ci chiediamo a che titolo e con quale competenze l’amministrazione comunale o provinciale possano svolgere tale compito.
Al capo b) dello stesso articolo si dice che l’incremento del numero delle verifiche rispetto al biennio 2005-2006 sarà un altro elemento di valutazione. Non ci è chiaro a quali verifiche si fa riferimento.
Riteniamo invece significativo porre l’attenzione su altri aspetti che non sono stati presi in considerazione:
- sarà opportuno prevedere una valutazione sugli effetti che tale sperimentazione produrrà sulle finalità delle misure alternative secondo quanto previsto dall’O.P.
- dovrà essere anche valutato se e quanto la “nuova gestione” dell’esecuzione penale esterna abbia offerto maggiore sicurezza.
La necessità di rivedere l’assetto organizzativo e operativo riguardante l’esecuzione penale esterna, per essere efficace, sarebbe dovuto passare attraverso una riflessione e un percorso con il coinvolgimento delle parti interessate. L’obiettivo da raggiungere, frutto di un processo democratico, sarebbe stato a quel punto patrimonio comune.
Verona, 28.11.2007

Auditore Rosaria
Di Benedetto Nicola
Faraci Giuseppina
Fontana Sofia
Marani Giovanna
Mulas Patrizia
Mulè Francesca
Ripamonte Francesca
Verrengia Maria Letizia