L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

giovedì 6 dicembre 2007

REDATTORE SOCIALE

Polizia penitenziaria negli Uepe, il progetto va avanti...
6 dicembre 2007
Nuova convocazione ministeriale per il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria presso il Dap fissata per lunedì 17 dicembre. Per il Sappe, "l’incontro smentisce le voci sull’annullamento della proposta".Il progetto che prevede l’utilizzo della Polizia penitenziaria all’interno degli Uffici di esecuzione penale esterna (Uepe) e che ha suscitato reazioni contrastanti tra i vari operatori del settore va avanti. Il prossimo incontro sull’argomento è stato infatti programmato dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per lunedì 17 dicembre alle 11 presso la sede centrale del Dap, come si evidenzia dall’atto di convocazione inviato oggi al Sappe, "che smentisce quanto tentavano di far credere certe organizzazioni di assistenti sociali, e cioè che il progetto era stato annullato".La Segreteria Generale del Sappe, organizzazione più rappresentativa del Corpo con 12 mila iscritti, ribadisce con fermezza la propria posizione: "Una nuova politica della pena, necessaria e indifferibile - si legge in una nota - deve prevedere un "ripensamento" organico del carcere e dell’istituzione penitenziaria, e un maggiore ricorso alle misure alternative alla detenzione e l’adozione di procedure di controllo mediante strumenti elettronici o altri dispositivi tecnici (come il braccialetto elettronico) che hanno finora fornito in molti Paesi europei una prova indubbiamente positiva"."E - prosegue la nota del Sappe - se la pena evolve verso soluzioni diverse da quella detentiva, anche la polizia penitenziaria dovrà spostare le sue competenze al di là delle mura del carcere, parallelamente all’affermarsi del suo ruolo quale quello di vera e propria polizia dell’esecuzione penale. Il controllo sulle pene eseguite all’esterno e sull’adozione del braccialetto elettronico, oltre che qualificare il ruolo della polizia penitenziaria, potrà avere quale conseguenza il recupero di efficacia dei controlli sulle misure alternative alla detenzione. Efficienza delle misure esterne e garanzia della funzione di recupero fuori dal carcere potranno far sì che cresca la considerazione della pubblica opinione su queste misure, che nella considerazione pubblica, non vengono attualmente riconosciute come vere e proprie pene".