Giustizia- Veltroni: grande errore sottovalutare tema sicurezza
Dire, 7 giugno 2008
"È stato un grande errore dello schieramento di centrosinistra sottovalutare il tema della sicurezza e non capire che a noi spettava trovare una risposta che non fosse xenofoba e razzista, per evitare l’idea racchiusa nel reato di immigrazione clandestina che è. Ideologica e ingestibile". Walter Veltroni parlando ai giovani del Pd riuniti a villa Torlonia torna a criticare il decreto sicurezza del governo nella parte relativa al reato di immigrazione clandestina. "Tra qualche settimana - spiega - si vedrà che queste misure non funzionano, ci si renderà conto che la risposta è più complessa.
Che facciamo: chiudiamo i clandestini nelle galere che già scoppiano?", si chiede Veltroni. Il segretario del Pd amplia il ragionamento e spiega che "su scala più grande" bisogna reagire "alla vera risposta della destra e della sinistra ideologica" i quali di fronte ai problemi della società contemporanea e che "propongono un grande nimby, una sola concezione: ognuno in casa propria. Mai come oggi - aggiunge - c’è bisogno di solidarietà a rete mentre mai come oggi il mondo si sta rinchiudendo nelle vecchie forme identitarie".
Veltroni affronta in questa prospettiva anche le proteste a Venezia contro l’insediamento di un campo rom nei pressi di Mestre: "Dietro alla parola ‘rom’ si usa troppo spesso evocare in tre lettere una paura che invece in altre aree corrisponde ad un disagio reale. Quelli - spiega Veltroni - sono sinti, gente che lavora, che ha fatto il servizio militare, che manda i suoi figli a scuola. Non bisogna avere paura, come diceva Roosevelt, se non della paura stessa". Il compito del Pd, aggiunge il segretario "è combattere l’egoismo sociale, restituire la speranza".
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