L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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venerdì 19 settembre 2008

ESITI CISL PENITENZIARI: 18 /9/2008- INCONTRO CON IL NUOVO CAPO DEL D.A.P.

Si è tenuto oggi il primo incontro del Pres. Franco IONTA con le OO.SS. di Tutto il Personale, indistintamente per ogni Comparto contrattuale.

E' stata questa l'occasione per evidenziare le molte cose per le quali - da tempo - sono già avviati i confronti tra Sindacato e Amministrazione; ma abbiamo potuto esporre e richiamare l'attenzione del nuovo Capo del DAP anche su questioni che devono vedersi aprire una stagione di riforma e di contrattazione.

La situazione di estrema difficoltà che Tutto il Personale sta fronteggiando, con organici insufficienti numericamente e con una situazione di sovraffollamento detenuti, impone che si apra rapidamente un tavolo permanente di confronto.

Personale appartenente ad ambiti contrattuali diversi e dove – ognuna di quelle professionalità – ha motivi di sofferenza sia riguardo alla qualità del lavoro e dei servizi da erogare, sia relativamente alle proprie attese in ordine al rispetto delle prerogative contrattuali, di carriera e/o professionali.

E allora abbiamo chiesto al Pres. Ionta di voler calendarizzare la ripresa del confronto, su temi per i quali si erano già aperti i tavoli sindacali con il Suo predecessore. In particolare c'è da definire la questione dei Nuclei di verifica della Polizia Penitenziaria negli UEPE, la questione del nuovo modello organizzativo dei Nuclei Traduzioni e Piantonamenti, della situazione del GOM e le decisioni da assumere relativamente alla sua riorganizzazione, dell'adeguamento del Decreto di riorganizzazione del DAP riguardo ad ulteriori questioni recentemente introdotte da norme e leggi.

Ma urgente è affrontare la questione sulle dotazioni organiche, perchè nulla potrà mutare se al personale continuano ad essere negati diritti primari ed esponendoli a carichi di lavoro spesso insopportabili. Un primo impegno del Pres. Ionta deve poter essere quello di derogare il settore dal blocco alle assunzioni e non limitando il ricorso a nuovo personale al solo numero per turn-over ai pensionamenti. E' questo il primo elemento che consentirebbe all'Amministrazione Penitenziaria di dimostrare che in questo Settore i cd. fannulloni sono un qualcosa di quasi sconosciuto.

Altro aspetto delle nostre richieste è quello inerente gli aspetti economici e contrattuali; infatti sono da definire le trattative per il FUA 2008 e per il FESI 2008. Così come non si può ulteriormente rinviare il confronto per il nuovo Contratto Integrativo del personale del Comparto Ministeri.

Ma il DAP deve essere anche protagonista nel convincere il Ministro per l'Innovazione nella Pubblica Amministrazione, il Prof. Brunetta, ad aprire la trattativa per la stipula del 1° Contratto sulla Dirigenza. È impensabile che a distanza di oltre 2 anni dall'istituzione del Comparto Contrattuale questo personale sia regolato da norme affini ad altre categorie e non da un proprio contratto di lavoro della dirigenza penitenziaria.

Questo stato di cose ci convince sempre più sulla proposta che la CISL, da tempo, ha esposto sulla istituzione di un Comparto Contrattuale Penitenziario, dove al proprio interno prevedere i Ruoli della Dirigenza, quelli di Polizia, quelli Amministrativi, Sociali, Educativi e Tecnici. Siamo sempre più convinti che l'attuale differenziazione, in più appartenenze contrattuali del Personale Penitenziario, non sia una situazione che agevola nella ricerca di soluzione ai problemi, ma bensì determina spesso sperequazioni e inutili conflittualità, spesso alimentate da esasperazioni corporative di questa e/o di quella professionalità.

Al Pres. IONTA abbiamo altresì chiesto – nel frattempo - di sostenere i disegni di legge depositati alle Commissioni Parlamentari: quello sulle modifiche al decreto legislativo n.449/92 (sanzioni disciplinari della polizia penitenziaria) e quello per le modifiche al decreto legislativo 146/2000, per le incoerenze e le ingiustizie nella carriera del personale Direttivo del Corpo.

Il compito più impegnativo che però attende al Capo del DAP, in questo momento, è l'esigenza di far apportare le necessarie correzioni al Decreto n. 133 del 2008, il famigerato decreto Brunetta. Un decreto ingiusto verso Tutto il Personale, quale è quello dipendente da questa Amministrazione, che ha visto disconoscere sacrifici ed abnegazione che quotidianamente consentono al sistema penitenziario di andare avanti, nonostante le gravissime difficoltà.

Abbiamo altresì chiesto che siano riportate all'attenzione questioni inerenti lo stato delle strutture penitenziarie, avendo cura di scegliere con coraggio quali investimenti sviluppare e su quali strutture ipotizzarne – ove necessario - la chiusura. È indegno far operare il Personale in certi Istituti che stanno letteralmente cadendo a pezzi, costringendo peraltro anche i detenuti a scontare la condanna in ambienti privi di qualsiasi rispetto a norme igienico sanitarie.

E necessario impegno dovrà essere messo per adeguare gli strumenti ed i mezzi a disposizione dell'Amministrazione, tanto più in considerazione della manifesta volontà del Ministro della Giustizia di intervenire sul miglioramento delle risorse disponibili per questi aspetti.

Infine abbiamo rimarcato l'esigenza di sviluppare sempre più il decentramento amministrativo, legando maggiore autonomia gestionale ai posti di lavoro ma definendo contestualmente l'importanza strategica di un migliore sistema di relazioni sindacali, identificandolo quale risorsa e non assistendo – come oggi avviene – ad atteggiamenti di inutili ostilità.

Alla luce di tutti gli aspetti del nostro intervento abbiamo chiesto al Capo del DAP di adoperarsi perchè possa essere presentato uno specifico disegno di legge per “misure urgenti per il sistema penitenziario”.

Nelle repliche finali il Pres. IONTA ha potuto assicurare che, già dai lavori sulla costruzione della legge finanziaria, seguirà costantemente l'evolversi della situazione per evitare che ci siano disattenzioni e/o penalizzazioni verso il sistema penitenziario.

Per quanto attiene alle osservazioni e richieste sindacali sarà sua cura calendarizzare per singole tematiche un ordine di interventi, mantenendo chiara l'intenzione di poter procedere speditamente sulle questioni più urgenti e per le quali condivide che non si possa perdere ulteriormente tempo.

Abbiamo apprezzato lo spirito con il quale il nuovo Capo del DAP ha inteso avviare questo primo incontro, perchè ognuno potesse oggi esprimere il proprio punto di vista e si passi ora ad una stagione di confronto serio e leale come è doveroso debba essere.

La CISL saprà offrire il proprio contributo senza pregiudizio e con la concretezza delle proposte che i migliaia di Operatori che rappresentiamo ci chiedono di sostenere.