POLPENUIL- INCONTRA NUOVO CAPO DEL DAP
Incontro con il Capo del DAP, Pres. IONTA
Come preannunciato questa mattina si è tenuto l’incontro tra il Capo del DAP e le OO.SS. del
Corpo di polizia penitenziaria del Comparto Ministeri.
Il Pres. IONTA ha esordito chiarendo che l’incontro odierno “ è solo un momento di doverosa presentazione” . Nel suo intervento introduttivo il Capo del DAP ha anche inteso sottolineare la propria attenzione al movimento sindacale e alle OO.SS. “… ho sempre pensato che il sindacato svolga una funzione e un ruolo importante, oggi ancora di più …”. Il Pres. IONTA con apprezzabile franchezza ha sottolineato come i ruoli debbano essere sempre ben distinti “ perché noi Amministrazione esercitiamo la responsabilità gestionale …”, ciò non gli ha impedito di formulare un garbato invito “ mi aspetto da voi denunce ma anche proposte “ chiarendo che “ troverete in me e nell’ Ufficio la più ampia disponibilità all’ascolto“, informando di aver già avuto più di un incontro informale con altre OO.SS.
La delegazione UIL PA Penitenziari attraverso il Segretario Generale Eugenio SARNO ha salutato il Capo del DAP sottolineando come “ … avendo piena coscienza che noi non abbiamo avuto con Lei incontri informali avremo bisogno di qualche minuto in più per il nostro intervento ….” E ancora “a differenza dei suoi predecessori Lei vive una condizione di privilegio perché non eredita un cumulo di macerie, tantomeno una nebulosa indistinta ma un edificio le cui fondamenta sono ben
solide perché ben edificate. Ciò evidentemente grazie a chi l’ha preceduta e alla squadra che lo ha affiancato.. “
La UIL PA Penitenziari ha anche sottolineato di condividere il discorso introduttivo del Capo del DAP “ … anche se è sempre difficile non condividere le presentazioni perché sono il momento in cui è facile elencare i buoni propositi. Noi vaglieremo i fatti … ma accogliamo senza indugi il suo invito. Noi alla denuncia abbiamo coniugato sempre l’analisi e la proposta. Lo sta a testimoniare la nostra storia anche in chiave culturale con i tanti convegni che abbiamo organizzato. Recentemente abbiamo anche reso disponibile un pacchetto di proposte normative sulla revisione del D.Lgs 449, sul riallineamento dei funzionari e su una nuova organizzazione del Corpo …“ . Il Segretario Generale ha sottolineato , in maniera incisiva, anche la necessità di definire “ un progetto globale di riorganizzazione di questa Amministrazione dove lo sport più in voga è la rincorsa alle poltrone, farsi biciclette e tirarsi di coltello alle spalle. Per questo noi valuteremo con attenzione la vostra volontà del fare e non del solo dire . ….” . Non sono mancate denunce precise e circostanziate “questa volontà del fare la misureremo anche con la volontà di risolvere i veri problemi del personale. Per noi è sin troppo facile riferirci ad episodi accaduti nelle ultime ore . A Lecce gli agenti feriti sono all’ordine del giorno , ad Orvieto con la recente evasione del detenuto o ancora Arezzo dove un detenuto che ha aggredito personale di polizia non è stato ne sottoposto a isolamento tantomeno è stato sottoposto a procedimento disciplinare . E’ ovvio che saremo molto attenti ai segnali che potranno definire la volontà della nuova Amministrazione ad incidere veramente”. Proseguendo nella propria analisi la UIL ha costruito ed esplicitato la proposta “ Occorre individuare le priorità e le vere esigenze in base alle quali definire quel progetto che richiamavo prima. E’ necessario rimotivare il personale e ciò potrà avvenire attraverso un’attenzione ai bisogni e alle necessità .Noi riteniamo che una riflessione vada posta anche sulle condizioni di lavoro. Noi denunciamo come troppe volte l’autoritarietà prevalga rispetto all’autorevolezza. Ciò forse determina quel preoccupante trend al suicidio, come purtroppo appena ieri accaduto ancora a Catania.”
Eugenio SARNO continuando nell’intervento ha sottolineato alcune richieste già formulate : “ Proprio ieri il CODIPE le ha inviato una nota segnalando le difficoltà della dirigenza penitenziaria, in evidente crisi di identità. Analogamente i funzionari del Corpo attendono da troppo tempo l’istituzione del Direttore dell’Area Sicurezza che è un primo passo per il riconoscimento di una professionalità troppe volte mortificata ”.
La UIL, nel breve tempo a disposizione, ha anche voluto richiamare la necessità di riprendere il
confronto per la redazione di un nuovo modello organizzativo del servizio Traduzioni e Piantonamenti “ .. che sappia dare quelle risposte di cui il personale ha bisogno perché oberato da criticità e responsabilità.
Noi chiediamo che il gruppo di lavoro precedentemente costituito possa riprendere la sua attività ..”, Non sono certamente mancati nell’intervento di Sarno anche richiami alle condizioni strutturali di tanti istituti “ …. ribadiamo che la vera necessità non è tanto costruire nuove carceri quanto ammodernare quelle esistenti. Su questo, però, debbo segnalare come la Direzione Generale dei Beni e Servizi non abbia mai riscontrato le nostre note “ . Sugli organici “ … avrà compreso come uno dei problemi preminenti stia agli organici della polizia penitenziaria e di alcune figure del comparto ministeri. Occorre ridefinire le piante organiche con urgenza e adeguarle alla realtà operativa … in queste ore si vivono situazioni davvero al limite in molte aree del nord, vedi Belluno e Asti “. Da segnalare come sul tema degli organici tutte le OO.SS. hanno sottolineato la necessità di implementazione del personale . Solo il CNPP-FSA attraverso il suo Segretario Generale ha inteso evidenziare una posizione diametralmente opposta. Il CNPP-FSA, infatti, ha sostenuto che il personale sia sufficiente e che i problemi sono da riferirsi solo ad una cattiva distribuzione ….
Rispetto alla recente emanazione della L. 113 (ex D.L. 112) Sarno ha invitato il Capo del DAP “…..ad assumere un ruolo in questa partita che tocca da vicino tutto il personale ma segnatamente il comparto sicurezza. Noi abbiamo notizia che il Capo della Polizia e il Comandante Generale dei Carabinieri abbiano costanti incontri con le OO.SS. e i COCER per monitorare la situazione. Lo faccia anche il DAP perché insieme si possa risolvere un grande problema. La invitiamo, poi, ad emanare disposizioni alle Direzioni perché non attivino, come a Milano Opera e Salerno, le procedure per le detrazioni. Su questo ravvisiamo precise responsabilità anche da parte della D.G. del Bilancio che avrebbe potuto muoversi in maniera più tempestiva e idonea .” Il Pres. IONTA nel chiudere la riunione ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti sottolineando come “ … l’Amministrazione ha il diritto – dovere della parola ma ha anche il dovere dell’ascolto …. Vi assicuro che oltre all’ascolto arriveranno anche le risposte. Positive o negative che siano … “. Ma un passaggio delle conclusioni del Pres. Ionta ha generato più di un qualche commento “ … sono innanzitutto il Capo della polizia penitenziaria e non il capo dei detenuti … “ e a vedere alcuni
visi non proprio a tutti questo passaggio è piaciuto ….
Come preannunciato questa mattina si è tenuto l’incontro tra il Capo del DAP e le OO.SS. del
Corpo di polizia penitenziaria del Comparto Ministeri.
Il Pres. IONTA ha esordito chiarendo che l’incontro odierno “ è solo un momento di doverosa presentazione” . Nel suo intervento introduttivo il Capo del DAP ha anche inteso sottolineare la propria attenzione al movimento sindacale e alle OO.SS. “… ho sempre pensato che il sindacato svolga una funzione e un ruolo importante, oggi ancora di più …”. Il Pres. IONTA con apprezzabile franchezza ha sottolineato come i ruoli debbano essere sempre ben distinti “ perché noi Amministrazione esercitiamo la responsabilità gestionale …”, ciò non gli ha impedito di formulare un garbato invito “ mi aspetto da voi denunce ma anche proposte “ chiarendo che “ troverete in me e nell’ Ufficio la più ampia disponibilità all’ascolto“, informando di aver già avuto più di un incontro informale con altre OO.SS.
La delegazione UIL PA Penitenziari attraverso il Segretario Generale Eugenio SARNO ha salutato il Capo del DAP sottolineando come “ … avendo piena coscienza che noi non abbiamo avuto con Lei incontri informali avremo bisogno di qualche minuto in più per il nostro intervento ….” E ancora “a differenza dei suoi predecessori Lei vive una condizione di privilegio perché non eredita un cumulo di macerie, tantomeno una nebulosa indistinta ma un edificio le cui fondamenta sono ben
solide perché ben edificate. Ciò evidentemente grazie a chi l’ha preceduta e alla squadra che lo ha affiancato.. “
La UIL PA Penitenziari ha anche sottolineato di condividere il discorso introduttivo del Capo del DAP “ … anche se è sempre difficile non condividere le presentazioni perché sono il momento in cui è facile elencare i buoni propositi. Noi vaglieremo i fatti … ma accogliamo senza indugi il suo invito. Noi alla denuncia abbiamo coniugato sempre l’analisi e la proposta. Lo sta a testimoniare la nostra storia anche in chiave culturale con i tanti convegni che abbiamo organizzato. Recentemente abbiamo anche reso disponibile un pacchetto di proposte normative sulla revisione del D.Lgs 449, sul riallineamento dei funzionari e su una nuova organizzazione del Corpo …“ . Il Segretario Generale ha sottolineato , in maniera incisiva, anche la necessità di definire “ un progetto globale di riorganizzazione di questa Amministrazione dove lo sport più in voga è la rincorsa alle poltrone, farsi biciclette e tirarsi di coltello alle spalle. Per questo noi valuteremo con attenzione la vostra volontà del fare e non del solo dire . ….” . Non sono mancate denunce precise e circostanziate “questa volontà del fare la misureremo anche con la volontà di risolvere i veri problemi del personale. Per noi è sin troppo facile riferirci ad episodi accaduti nelle ultime ore . A Lecce gli agenti feriti sono all’ordine del giorno , ad Orvieto con la recente evasione del detenuto o ancora Arezzo dove un detenuto che ha aggredito personale di polizia non è stato ne sottoposto a isolamento tantomeno è stato sottoposto a procedimento disciplinare . E’ ovvio che saremo molto attenti ai segnali che potranno definire la volontà della nuova Amministrazione ad incidere veramente”. Proseguendo nella propria analisi la UIL ha costruito ed esplicitato la proposta “ Occorre individuare le priorità e le vere esigenze in base alle quali definire quel progetto che richiamavo prima. E’ necessario rimotivare il personale e ciò potrà avvenire attraverso un’attenzione ai bisogni e alle necessità .Noi riteniamo che una riflessione vada posta anche sulle condizioni di lavoro. Noi denunciamo come troppe volte l’autoritarietà prevalga rispetto all’autorevolezza. Ciò forse determina quel preoccupante trend al suicidio, come purtroppo appena ieri accaduto ancora a Catania.”
Eugenio SARNO continuando nell’intervento ha sottolineato alcune richieste già formulate : “ Proprio ieri il CODIPE le ha inviato una nota segnalando le difficoltà della dirigenza penitenziaria, in evidente crisi di identità. Analogamente i funzionari del Corpo attendono da troppo tempo l’istituzione del Direttore dell’Area Sicurezza che è un primo passo per il riconoscimento di una professionalità troppe volte mortificata ”.
La UIL, nel breve tempo a disposizione, ha anche voluto richiamare la necessità di riprendere il
confronto per la redazione di un nuovo modello organizzativo del servizio Traduzioni e Piantonamenti “ .. che sappia dare quelle risposte di cui il personale ha bisogno perché oberato da criticità e responsabilità.
Noi chiediamo che il gruppo di lavoro precedentemente costituito possa riprendere la sua attività ..”, Non sono certamente mancati nell’intervento di Sarno anche richiami alle condizioni strutturali di tanti istituti “ …. ribadiamo che la vera necessità non è tanto costruire nuove carceri quanto ammodernare quelle esistenti. Su questo, però, debbo segnalare come la Direzione Generale dei Beni e Servizi non abbia mai riscontrato le nostre note “ . Sugli organici “ … avrà compreso come uno dei problemi preminenti stia agli organici della polizia penitenziaria e di alcune figure del comparto ministeri. Occorre ridefinire le piante organiche con urgenza e adeguarle alla realtà operativa … in queste ore si vivono situazioni davvero al limite in molte aree del nord, vedi Belluno e Asti “. Da segnalare come sul tema degli organici tutte le OO.SS. hanno sottolineato la necessità di implementazione del personale . Solo il CNPP-FSA attraverso il suo Segretario Generale ha inteso evidenziare una posizione diametralmente opposta. Il CNPP-FSA, infatti, ha sostenuto che il personale sia sufficiente e che i problemi sono da riferirsi solo ad una cattiva distribuzione ….
Rispetto alla recente emanazione della L. 113 (ex D.L. 112) Sarno ha invitato il Capo del DAP “…..ad assumere un ruolo in questa partita che tocca da vicino tutto il personale ma segnatamente il comparto sicurezza. Noi abbiamo notizia che il Capo della Polizia e il Comandante Generale dei Carabinieri abbiano costanti incontri con le OO.SS. e i COCER per monitorare la situazione. Lo faccia anche il DAP perché insieme si possa risolvere un grande problema. La invitiamo, poi, ad emanare disposizioni alle Direzioni perché non attivino, come a Milano Opera e Salerno, le procedure per le detrazioni. Su questo ravvisiamo precise responsabilità anche da parte della D.G. del Bilancio che avrebbe potuto muoversi in maniera più tempestiva e idonea .” Il Pres. IONTA nel chiudere la riunione ha voluto ringraziare tutti gli intervenuti sottolineando come “ … l’Amministrazione ha il diritto – dovere della parola ma ha anche il dovere dell’ascolto …. Vi assicuro che oltre all’ascolto arriveranno anche le risposte. Positive o negative che siano … “. Ma un passaggio delle conclusioni del Pres. Ionta ha generato più di un qualche commento “ … sono innanzitutto il Capo della polizia penitenziaria e non il capo dei detenuti … “ e a vedere alcuni
visi non proprio a tutti questo passaggio è piaciuto ….
<< Home page