Alfano; oltre 57.000 detenuti, 150 espulsioni in 6 mesi
Ansa, 14 ottobre 2008
Lo ha sottolineato il Guardasigilli, Angelino Alfano, nel corso di una audizione alla commissione Giustizia della Camera sullo stato delle carceri italiane. Alla data del 13 ottobre scorso i detenuti che hanno passato la notte in cella sono stati 57.187, di questi 21.366, circa il 38%, sono stranieri, provenienti da 150 Paesi, in particolare Marocco, Albania, Tunisia, Romania ed ex Jugoslavia. "Nel 2007 - ha spiegato il ministro - ci sono state solo 282 espulsioni. Al giugno 2008 erano 150". Il Governo, ha spiegato il Guardasigilli, per affrontare il fenomeno del sovraffollamento si sta attrezzando su più fronti "sia sul piano dell’edilizia carceraria che per rafforzare la cooperazione internazionale per l’espulsione degli stranieri, che hanno già fatto pagare allo Stato i costi per la sicurezza, quelli per un giusto processo, il vitto e l’alloggio". E ha ribadito che non é pensabile assicurare "anche vitto e alloggio" a stranieri che abbiano compiuto i reati in Italia. Il ministro ha fatto anche l’esempio degli incontri dei giorni scorsi con le autorità della Romania per dare attuazione all’accordo del 2003 che consente ai romeni detenuti in Italia di scontare la pena nel loro Paese.
Più persone in attesa di giudizio che condannati
Una delle patologie del sistema carcerario italiano è che negli istituti di pena ci sono più persone in attesa di giudizio che condannati con sentenza definitiva. Nelle carceri, ha detto Alfano, ci sono 16.179 detenuti in attesa del primo giudizio, 9.782 appellanti, 3.544 ricorrenti, 1.669 in posizione "mista", mentre i condannati in via definitiva sono 24.285. Alla data del 14 agosto i condannati in via definitiva sono quindi il 39% del totale". Il sovraffollamento delle carceri è poi aggravato da un alto numero di persone che rimangono detenute solo per un brevissimo periodo. Soprattutto uomini dietro le sbarre, visto che solo il 4% della popolazione carceraria è donna, con 2.599 detenute. E si tratta di una percentuale comunque in calo.
Cantieri aperti per 5mila nuovi posti dietro le sbarre
Gli stanziamenti attuati negli anni precedenti al 2008, ha spiegato Alfano, consentiranno in breve tempo di realizzare più di 5mila nuovi posti in carceri nuove o ristrutturate. I primi 2.025 saranno realizzati grazie alla costruzione di nuovi padiglioni in istituti già esistenti, di questi 1.215 potrebbero arrivare già nel 2008. Altri 2.330 saranno costruiti ristrutturando precedenti strutture e in parte realizzando nuove carceri.
Il ministero di via Arenula punta soprattutto su nuovi padiglioni in carceri esistenti, in quanto, spiega Alfano, "sono realizzazioni più celeri e più economiche. Costruire un nuovo padiglione di 200 posti in un carcere esistente costa 10 milioni, realizzare un nuovo istituto ne costa 45".
Provvisori gli effetti dell’indulto
"Gli effetti dell’indulto 2006 sono stati del tutto provvisori", ha detto Alfano parlando dell’intervento che il precedente governo aveva approvato per cercare di ridurre le presenze in carcere. Secondo il ministro dall’agosto 2006 al settembre 2008 le presenze in carcere sono cresciute a ritmo di 800 unità al mese, con un picco, tra novembre 2007 e febbraio 2008, di 1.000 unità mensili.
Il Governo frena sul braccialetto elettronico
Il Governo frena sull’utilizzo del braccialetto elettronico per i detenuti. "Stiamo facendo degli accertamenti tecnici - spiega il ministro Alfano - per vedere se può essere di grande efficienza come in altre zone d’Europa. Ma se le prove non dovessero dare riscontro", addio braccialetto.
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