L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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mercoledì 19 novembre 2008

An e Lega frenano Alfano: "Nessuna amnistia in vista"

rainews.it

"Si rassegni chi immagina che ci saranno trappole su indulti o amnistie. La posizione del governo è chiara: non ne faremo". Il ministro della Giustizia Angelino Alfano, al termine del Consiglio dei ministri che non ha approvato il ddl sulla certezza dell'applicazione della pena, si difende: non era all'ordine del giorno del Cdm di oggi. E comunque il principale punto delprovvedimento è dire "basta alla sospensione condizionale della pena gratis: chi ha fatto un danno alla società dovrà ripararlo lavorando obbligatoriamente, altrimenti niente condizionale e si fa il carcere per cui si è stati condannati". Sulla messa alla prova degli indagati, che è "un istituto completamente distinto", il ministro preannuncia "approfondimenti ", tenendo conto anche delle perplessità di Lega e An. La messa alla prova - fa notare però Alfano - è un istituto previsto da "un'ampia dottrina giuridica, dai lavori delle commissioni Nordio e Pisapia, e anche dal ddl sull'accelerazione del processo presentato da Mastella nella scorsa legislatura". Insomma, l'istituto è stato previsto anche da esponenti dell'oppiosizione.Nessuna bocciaturaDel ddl, aggiunge Alfano, "non si è discusso durante il Consiglio dei ministri di questa mattina. D'altronde non era neanche all'ordine del giorno". Il guardasigilli, tuttavia, ipotizza che possa essere preso in esame nel Cdm di venerdi' o in quello della prossima settimana. Ma Lega e An? "Con Maroni mi sono sentito anche ieri e l'altroieri. E il ministro dell'Interno,così come anche La Russa, è favorevole alla sospensione condizionale gratis della pena (viene infatti introdotto l'obbligo dei lavori di pubblica utilita', ndr).IdV: questa è un'amnisitia"Il Guardasigilli Alfano predica male e razzola peggio. Dopo aver votato a suo tempo per l'indulto, che ora critica, adesso vorrebbe far passare per legge un'amnistia perpetua", denuncia il presidente del gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. "E' un bene che anche tra le fila del Governo ci sia qualche dubbio su questo provvedimento - sottolinea Belisario - ed è un bene che Alfano e colleghi riflettano con molta attenzione sulle sue conseguenze. Se si tratta di una sostituzione della condizionale è un conto, IdV invece non avallerà mai alcun tentativo di mercificare le condanne per reati minori, né in cambio di un lavorosocialmente utile né di altro". Alfano: non è questo il cuore del ddl"Sulla messa alla prova faremo degli approfondimenti rispetto alla proposta circolata (estinzione del reato dopo lavori di pubblica utilità per chi è accusato di reati punibili fino a quattro anni di carcere, ndr). La messa alla prova non è l'elemento centrale del provvedimento. E infatti - aggiunge il Guardasigilli - è cosa completamente distinta dalla questione principale e che abbiamo ritenuto potesse incontrare un ampio favore. Approfondiremo e capiremo se questo favore c'è e in che termini. Consiglierei agli esponenti dell'opposizione di dareun'occhiata ai propri ddl prima di parlare, altrimenti rischiano una brutta sorpresa".Il Pd: governo schizofrenicoPer Lanfranco Tenaglia, ministro della Giustizia del governo ombra del Pd, "continua l'azioneschizofrenica del governo in materia di giustizia e sicurezza. Da una parte si afferma di volere l'effettivita' e la certezza della pena, dall'altra si lavora perché ciò non avvenga per reatigravi. La proposta del ministro Alfano della messa in prova preventiva per reati puniti con pena massima fino a quattro anni - scrive in una nota - eviterà anche un solo giorno di cella a coloro che commetteranno gravi reati quali corruzione per un atto d'ufficio, abuso d'ufficio, falso inbilancio, truffe, furto, danneggiamenti ed altri reati odiosi per la sicurezza dei cittadini".
"In realtà, un legislatore accorto e avveduto non utilizzerebbe questo istituto con una finalità da colpo di spugna ma dovrebbe limitarne l'applicazione ai soli reati davvero minori e senzariflessi sulla sicurezza dei cittadini. Un limite di pena possibile e serio - conclude Tenaglia - sarebbe quello dei due anni".