Pd: dov’è il "piano"? Alfano risponda in Parlamento
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"Il ministro Alfano venga in Parlamento a spiegare cosa sia contenuto veramente nel cosiddetto piano carceri che al momento nessuno ha potuto vagliare mentre si sollevano inquietanti ombre sui metodi di assegnazione degli appalti utilizzando la legge di secretazione".
A chiederlo con un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia sono i vicepresidenti del gruppo Pd del Senato Felice Casson e Luigi Zanda nella quale sottolineano che il provvedimento sottoposto all’esame del Consiglio dei Ministri "appare del tutto inadeguato allo scopo, non potendosi certo risolvere in termini di edilizia penitenziaria un problema che investe in primo luogo l’attuazione del principio rieducativo della pena, le modalità di esecuzione della condanna, la funzionalità dei programmi trattamentali, l’effettiva applicazione delle misure alternative, la predisposizione di programmi di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti".
"A parte le notizie di stampa - spiegano - di questo piano carceri non si hanno notizie utili a far sapere e capire al Parlamento e al Paese se la grave situazione carceraria italiana sia realmente e concretamente affrontata con mezzi e interventi adeguati allo scopo. Ma cosa più inquietante è che viene paventato il rischio che, approfittando di questa situazione carceraria, il piano carceri preveda la possibilità di assegnare appalti e in particolare di costruire nuovi stabilimenti carcerari utilizzando legge di decretazione".
"È evidente - proseguono Zanda e Casson - che ciò comporterebbe la non trasparenza di procedure e dei comportamenti dei pubblici amministratori, con estensione inaccettabile e quasi eversiva delle norme vigenti in materia, così determinando la possibilità di turbative delle regole del mercato, nonché di produrre fenomeni corruttivi, soprattutto se si riterrà di dilatare in maniera irragionevole il regime della normativa in materia di protezione civile".
"La situazione drammatica delle carceri italiane - aggiungono - dove è presente un sovraffollamento non tollerabile, il numero dei suicidi e delle morti ha raggiunto livelli più che preoccupanti e persiste una costante violazione della dignità dei detenuti, impone al ministro di chiarire al Parlamento al più presto i contenuti reali del suo piano carceri"
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