L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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venerdì 25 febbraio 2011

FPCGIL LAZIO DENUNCIA - Carceri stracolme, emergenza umanitaria

http://www.rassegna.it/
Negli istituti di pena della regione il numero di detenuti negli ultimi sei anni è quasi raddoppiato, passando da 3.753 a 6.398, mentre il personale è diminuito per effetti dei tagli. Reclusi, agenti di penitenziaria e assistenti sempre più in affanno


Istituti di pena che "esplodono" per il sovraffollamento, carenza di personale, tagli alla spesa. È vera e propria emergenza umanitaria nelle carceri del Lazio. Lo afferma uno studio curato dalla Funzione pubblica Cgil di Roma e del Lazio presentato oggi (17 febbraio). Il rapporto tra educatori e detenuti è oggi 1 a 76 contro quello previsto di 1 a 25. A Viterbo arriva addirittura a un educatore ogni 143 detenuti. Il personale di polizia penitenziaria in servizio è inferiore del 20% rispetto alla pianta organica, ma all’interno degli istituti la carenza supera il 35%, perché sono molte le unità di personale “distolte” dall’attività per svolgere altre mansioni.

Il sindacato denuncia "la politica scellerata dei governi che hanno tagliato le risorse all'amministrazione penitenziaria causando negli ultimi dieci anni il dimezzamento delle risorse per gli istituti penitenziari della regione". In particolare nel Lazio, dove il numero di detenuti negli ultimi sei anni è quasi raddoppiato passando da 3.753 a 6.398, mentre il personale che svolge il lavoro 'trattamentale' è progressivamente diminuito.


Non stanno meglio gli assistenti sociali, con un organico del 40% inferiore rispetto alle disposizioni di legge, e penalizzati dagli aggravi dei carichi di lavoro dovuti alla legge “svuota carceri” voluta dal ministro della Giustizia Angelino Alfano che avrebbe dovuto portare alla fuoriuscita di 9.000 detenuti, fermandosi invece a non più di 1.100. "Drammatica" viene definita la situazione degli psicologi, che hanno visto ridurre le ore si servizio del 30% solo nell’ultimo anno. "Lavorare in carcere - si legge - è sempre più simile alla espiazione di una pena. Turni massacranti, stress da lavoro insopportabile, nessun riconoscimento sociale del servizio che viene prestato".

Insieme al dossier, il sindacato ha presentato le sue proposte: ridurre il numero dei detenuti, riportare dentro alle carceri il personale assegnato impropriamente a funzioni esterne, creare piani di formazione del personale e di sostegno psicologico e intraprendere con gli enti locali e la Regione percorsi per l’integrazione dei detenuti e il miglioramento della sanità penitenziaria.

Emergenza carceri, il dossier della Fp Cgil Roma e Lazio :
http://www.rassegna.it/userdata/articoli/allegati/2011/02/dossier_188826.pdf