IONTA: AI DOMICILIARI IN 1.100 IN DUE MESI.
17.2.2011- clandestinoweb
"In due mesi 1.100 persone sono uscite dalla detenzione carceraria'' beneficiando della legge che consente di scontare ai domiciliari gli ultimi 12 mesi di carcere. ''Ci sono zone in cui l'applicazione e' modesta, prossima allo zero'' e ''sono piu' le richieste respinte che quelle accolte''. E' un primo bilancio della cosiddetta norma ''svuotacarceri'' fornito dal capo dell'Amministrazione Penitenziaria Franco Ionta, che ha specificato come ''la platea di riferimento secondo i nostri calcoli e' di circa 7.000 detenuti'': sono, infatti, ''circa 6.900 i dossier che abbiamo fornito alla magistratura di sorveglianza''.
Parlando alla Scuola di perfezionamento della Forze di Polizia Ionta ha ricordato che ''in fase di discussione della legge vennero sollevate due obiezioni: sul meccanismo di automatismo delle concessione del beneficio e l'aggravio di lavoro per le altre forze di polizia che dovevano eseguire i controlli. A me - ha osservato - pare che non ci sia ne' l'uno ne' l'altro''.
E' infatti possibile, secondo il capo del Dap, una valutazione ''rapida e intelligente'' in base ai dossier che rendono conto ''del percorso fatto dal detenuto e una verifica di prudenza sull'effettivita' del domicilio presso cui si chiede di scontare la pena''. Quindi di fatto il magistrato deve solo ''verificare che ci siano i requisiti. Per questo mi sembra strano che ci siano aree in cui l'applicazione del provvedimento e' prossimo allo zero. Intendiamo monitorare i provvedimenti di rigetto, che al momento sono piu' di quelli di accoglimento''.
Inoltre, ha detto Ionta, ''non mi pare che ci sia un sovraccarico di lavoro per le altre forze di polizia, ne' un aumento del crimine in alcune zone: non c'e' secondo quanto mi risulta una sola persona arrestata dopo che gli era stato concesso il beneficio e non si puo' muovere alcuna critica rispetto all'incremento degli illeciti''.
Dato che ''solo gli stupidi - ha concluso - non cambiano idea, io cambiero' idea se ci saranno dati che supporteranno questa suggestione''.
Parlando alla Scuola di perfezionamento della Forze di Polizia Ionta ha ricordato che ''in fase di discussione della legge vennero sollevate due obiezioni: sul meccanismo di automatismo delle concessione del beneficio e l'aggravio di lavoro per le altre forze di polizia che dovevano eseguire i controlli. A me - ha osservato - pare che non ci sia ne' l'uno ne' l'altro''.
E' infatti possibile, secondo il capo del Dap, una valutazione ''rapida e intelligente'' in base ai dossier che rendono conto ''del percorso fatto dal detenuto e una verifica di prudenza sull'effettivita' del domicilio presso cui si chiede di scontare la pena''. Quindi di fatto il magistrato deve solo ''verificare che ci siano i requisiti. Per questo mi sembra strano che ci siano aree in cui l'applicazione del provvedimento e' prossimo allo zero. Intendiamo monitorare i provvedimenti di rigetto, che al momento sono piu' di quelli di accoglimento''.
Inoltre, ha detto Ionta, ''non mi pare che ci sia un sovraccarico di lavoro per le altre forze di polizia, ne' un aumento del crimine in alcune zone: non c'e' secondo quanto mi risulta una sola persona arrestata dopo che gli era stato concesso il beneficio e non si puo' muovere alcuna critica rispetto all'incremento degli illeciti''.
Dato che ''solo gli stupidi - ha concluso - non cambiano idea, io cambiero' idea se ci saranno dati che supporteranno questa suggestione''.
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