FP CGIL- PENITENZIARI C.MINISTERI
Roma 23.04.2007
Al Ministro della Giustizia
On. C. Mastella
Al Sottosegretario Ministero Giustizia
Prof. L. Manconi
Al Capo del DAP
Pres. E. Ferrara
Ai Vice Capi del DAP
Dr. E. di Somma
Dr. A. D’Alterio
Al Direttore Generale dell’EPE
Dr. R. Turrini Vita
Al Direttore Generale del
Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis
E, per c. All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte
Alle Segreterie Regionali e Comprensoriali FpCgil
Ai Delegati ed Eletti Fp Cgil RSU nei posti di lavoro
Prot. n. CM 116/2007
Oggetto : Osservazioni alla bozza di DM riguardante l’inserimento del corpo di P.P. negli UEPE
Al Ministro della Giustizia
On. C. Mastella
Al Sottosegretario Ministero Giustizia
Prof. L. Manconi
Al Capo del DAP
Pres. E. Ferrara
Ai Vice Capi del DAP
Dr. E. di Somma
Dr. A. D’Alterio
Al Direttore Generale dell’EPE
Dr. R. Turrini Vita
Al Direttore Generale del
Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis
E, per c. All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte
Alle Segreterie Regionali e Comprensoriali FpCgil
Ai Delegati ed Eletti Fp Cgil RSU nei posti di lavoro
Prot. n. CM 116/2007
Oggetto : Osservazioni alla bozza di DM riguardante l’inserimento del corpo di P.P. negli UEPE
A seguito dell’informativa relativa alla bozza del D.M. concernente l’inserimento del Corpo di polizia penitenziaria negli UEPE, la Fp Cgil intende rappresentare il proprio disappunto all’avvio della sperimentazione dei nuclei di verifica prevista nel succitato provvedimento ritenendo la proposta, allo stato, assolutamente non prioritaria alla definizione delle problematiche organizzative ed operative che interessano gli UEPE e più complessivamente l’amministrazione penitenziaria nella sua complessità.
In particolare ci riferiamo :
alla predisposizione del nuovo regolamento degli UEPE, secondo le modalità previste dall’art.17 c.3 della legge n. 400 del 23 agosto 1988, con il quale si definisce la loro organizzazione. Provvedimento che risulta ad oggi disatteso nonostante la sua impellenza
derivante dal recente intervento normativo, legge 154 del 2005- cd Meduri,, che ha apportato modifiche alla normativa di riferimento, art. 72 della l.354/75;
al progetto di riordino e riorganizzazione dell’amministrazione penitenziaria ancora in fase di definizione;
alla necessità di rideterminazione dell’organico afferente all’intera organizzazione ed in particolare al settore dell’esecuzione penale esterna cui l’ultimo intervento normativo ha demandato ulteriori interventi professionali ( vedi decreto Mastella - introduzione della messa alla prova)
alla modifica del codice penale e di procedura penale, in via di definizione, ed ai conseguenti effetti che questa determinerà nella gestione dell’esecuzione penale e, più in particolare, dell’esecuzione penale esterna.
Se a tutto ciò poi aggiungiamo che:
nonostante l’esiguo numero di assistenti sociali, la limitata disponibilità di mezzi e risorse, una utenza di poco inferiore al numero complessivo della popolazione ristretta negli istituti penitenziari, il settore dell’esecuzione penale si è caratterizzato positivamente per il suo efficiente intervento professionale e per i positivi risultati raggiunti evincenti dalla riduzione della recidiva;
il controllo della polizia penitenziaria andrebbe a sommarsi e a sovrapporsi a quello delle forze dell’ordine già operanti in modo efficiente sul territorio del quale, in virtù della loro peculiarità operativa, hanno una conoscenza capillare;
le risorse economiche e umane che richiederebbe l’istituzione dei nuclei di verifica e controllo, risultano ingenti;
la FP CGIL rafforza ancor più il convincimento nel ritenere la proposta in esame non praticabile in quanto avulsa dai provvedimenti che interesseranno prossimamente l’intero sistema penale e penitenziario, dai reali bisogni dell’organizzazione, nonché, assolutamente non rispondente alla mission cui è demandato il settore dell’esecuzione penale esterna e, pertanto, ne chiede l’immediata sospensione .
Il Coordinatore nazionale
Penitenziari C. Ministeri
Lina Lamonica
In particolare ci riferiamo :
alla predisposizione del nuovo regolamento degli UEPE, secondo le modalità previste dall’art.17 c.3 della legge n. 400 del 23 agosto 1988, con il quale si definisce la loro organizzazione. Provvedimento che risulta ad oggi disatteso nonostante la sua impellenza
derivante dal recente intervento normativo, legge 154 del 2005- cd Meduri,, che ha apportato modifiche alla normativa di riferimento, art. 72 della l.354/75;
al progetto di riordino e riorganizzazione dell’amministrazione penitenziaria ancora in fase di definizione;
alla necessità di rideterminazione dell’organico afferente all’intera organizzazione ed in particolare al settore dell’esecuzione penale esterna cui l’ultimo intervento normativo ha demandato ulteriori interventi professionali ( vedi decreto Mastella - introduzione della messa alla prova)
alla modifica del codice penale e di procedura penale, in via di definizione, ed ai conseguenti effetti che questa determinerà nella gestione dell’esecuzione penale e, più in particolare, dell’esecuzione penale esterna.
Se a tutto ciò poi aggiungiamo che:
nonostante l’esiguo numero di assistenti sociali, la limitata disponibilità di mezzi e risorse, una utenza di poco inferiore al numero complessivo della popolazione ristretta negli istituti penitenziari, il settore dell’esecuzione penale si è caratterizzato positivamente per il suo efficiente intervento professionale e per i positivi risultati raggiunti evincenti dalla riduzione della recidiva;
il controllo della polizia penitenziaria andrebbe a sommarsi e a sovrapporsi a quello delle forze dell’ordine già operanti in modo efficiente sul territorio del quale, in virtù della loro peculiarità operativa, hanno una conoscenza capillare;
le risorse economiche e umane che richiederebbe l’istituzione dei nuclei di verifica e controllo, risultano ingenti;
la FP CGIL rafforza ancor più il convincimento nel ritenere la proposta in esame non praticabile in quanto avulsa dai provvedimenti che interesseranno prossimamente l’intero sistema penale e penitenziario, dai reali bisogni dell’organizzazione, nonché, assolutamente non rispondente alla mission cui è demandato il settore dell’esecuzione penale esterna e, pertanto, ne chiede l’immediata sospensione .
Il Coordinatore nazionale
Penitenziari C. Ministeri
Lina Lamonica
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