ASSISTENTI SOCIALI UEPE LA SPEZIA
La Spezia, lì 19/04/2007
AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA ON. MASTELLA
AL CAPO DIPARTIMENTO –DR. FERRARA
AL DIRETTORE GENERALE D.G.E.P.E. – DR. TURRINI VITA
AL DIRETTORE GENERALE DEL PERSONALE – DR. DE PASCALIS
AL PROVVEDITORE REGIONALE TOSCANA AMM. PENITENZIARIA
AL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE SORVEGLIANZA GENOVA
AL COORDINAMENTO NAZIONALE ASSISTENTI SOCIALI GIUSTIZIA
ALL’ ORDINE NAZIONALE ASSISTENTI SOCIALI
ALL’ ORDINE REGIONALE LIGURE DELLE ASSISTENTI SOCIALI
ALLE R.S.U. PRESSO TUTTI GLI UEPE
F.P. CGIL - CISL – UIL
In data 13.04.2007 presso l’UEPE di Massa La Spezia si è tenuta un’assemblea del personale di servizio sociale e i rappresentanti territoriali della CGIL Giustizia e quello della CISL Giustizia.
Gli assistenti sociali manifestano il loro dissenso relativamente all’ingresso della polizia penitenziaria negli UEPE.
Nell’ambito dell’esecuzione penale è l’UEPE l’organo periferico dell’Amministrazione Penitenziaria, deputato a rendere effettiva la funzione retributiva della pena attraverso il controllo della condotta del reo, ad assicurare la funzione rieducativi attraverso l’aiuto al reinserimento sociale e la funzione riparativa attraverso la restituzione e riparazione del danno.
Nelle M.A. ed in particolare nell’affidamento in prova al S.S. misura la cui responsabilità è demandata all’UEPE, le AASS il ruolo degli operatori sociali è il perno su cui poggia l’intero percorso trattamentale del condannato.L’AS realizza con l’affidato un rapporto costruttivo e partecipativo in cui il controllo della condotta entra a far parte di un’ azione unitaria. L’AS sa integrare con equilibrio gli interventi di aiuto e i compiti di controllo essendo l’unico operatore preparato a svolgere tale funzione.
Il progressivo aumento delle M.A. negli ultimi anni,il buon esito delle stesse e il relativo basso tasso di recidiva,evidenziano il buon lavoro svolto dalle assistenti sociali in tutto il territorio nazionale.
L’esigenza di aumentare il controllo sulle M.A.sembra rispondere più ad un ‘ottica punitiva e politica che ad una oggettiva necessità oltre che a rispondere alle richieste del corpo della polizia penitenziaria numericamente forte che da tempo fa pressione in questo senso.
Tale scelta nasce forse dalla considerazione che gli organi che attualmente sono preposti al controllo non hanno esercitato un buon lavoro ?
Se questo risponde alle vostre convinzioni perché non affiancare la Polizia Penitenziaria ai Commissariati di Polizia e alle stazioni dei Carabinieri dislocate su tutto il territorio ai quali professionalmente più vicini per formazione e approccio?
La scelta di inserire delle forze di polizia all’interno degli UEPE,in merito alla quale non si è aperto alcun confronto con gli operatori dell’UEPE,appare quantomeno poco chiara e ambigua.
Il personale di polizia penitenziaria che all’interno degli UEPE riveste ruoli amministrativi potrebbe tornare a svolgere un ruolo trattamentale all’interno del carcere riuscendo così a sopperire alle carenze di personale che rendono più difficoltoso il percorso trattamentale svolto dagli istituti e tali ruoli potrebbero essere finalmente ricoperti dal personale civile.
Le scriventi ritengono inaccettabile assistere ad un radicale cambiamento dell’organizzazione degli UEPE e ad un consequenziale snaturamento della propria specificità professionale acquisita con interlocutori insostituibili.
Riteniamo altrettanto criticabile l’operato delle organizzazioni sindacali(a noi risulta cgil e cisl)che hanno avvallato tale trasformazioni senza porsi minimamente l’obbiettivo di chiedere alle assistenti sociali,iscritte o meno,cosa pensassero in merito.
Pertanto si richiede:
- l’immediata sospensione della sperimentazione di cui all’oggetto
- l’avvio di tavoli di confronto con gruppi professionali di Servizio Sociale
-un concreto coinvolgimento dell’Ordine Professionale e delle Organizzazioni Sindacali.
Le Assistenti Sociali UEPE LA Spezia
<< Home page