Peppe Mariani Consigliere Verdi Regione Lazio 21 giugno 2007 comunicato stampa APPOGGIARE OPERATORI SOCIALI PER RICONOSCIMENTO LORO PROFESSIONALITA’
“Con l’assemblea di oggi, indetta dagli Assistenti Sociali DAP, sono emersi due importanti punti sui quali vale la pena tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica, del sindacato e del mondo politico. Il lavoro iniziato con la legge n. 345 del 1975 che aveva dato vita ai CSSA dipendenti dalla Amministrazione Penitenziaria, aveva carattere di autonomia tecnico amministrativa rispetto agli istituti penitenziari e all’autorità giudiziaria e come caratteristica innovativa quella di spostarsi da un modello esclusivamente carcerario a uno non carcerario centrato sul fine del recupero e della collaborazione col condannato ancora sottoposto a regole e condizioni costrittive della libertà personale, differenti dalla reclusione”. Lo afferma in una nota Peppe Mariani, Presidente della Commissione Lavoro della Regione Lazio.
“Con la proposta del Ministro di utilizzare, all’interno di un progetto di sperimentazione, la polizia penitenziaria negli UEPE (Uffici per l’Esecuzione Penale Esterna ex CSSA dopo la legge cd Meduri 154/05) - dice Mariani - si sminuirebbe l’operato e quindi la figura professionale di quanti si occupano, molto spesso attraverso grandi difficoltà anche di carattere economico e organizzativo, del reinserimento del detenuto affiancandola a una figura di controllo e di sicurezza”.
“Oggi la legge - spiega Mariani - non prevede per l’affidamento in prova alcun controllo al di fuori di quello degli Assistenti sociali. Come può essere compatibile tutto ciò? Sembrerebbe un passo verso non più la finalità rieducativa attraverso l’inclusione sociale, nella gran parte dei casi positiva, ma verso quel controllo e repressione volto ad una sicurezza che porterebbe invece a un inasprimento del rapporto fra i detenuti”.
“Il recupero del detenuto attraverso una maggiore comprensione delle problematiche di inserimento sociale è la strada che va intrapresa ed è quanto io stesso ho fatto attraverso la presentazione di un emendamento all’interno della legge sulla tutela dei diritti della popolazione detenuta nel Lazio - ricorda Mariani - recentemente approvata, relativo alla affettività e alla sessualità nelle carceri. Sono infatti queste le componenti che permettono di mantenere e rafforzare un profondo legame con la famiglia che è poi la base della società. Il secondo punto sul quale vorrei porre attenzione - conclude Mariani - è il rischio di una eventuale militarizzazione dei quartieri attraverso la formazione di un’ulteriore corpo di polizia situato appunto in commissariati di zona, atti a svolgere funzioni di controllo del territorio. Trovo perciò doveroso appoggiare gli operatori sociali nella loro battaglia per il riconoscimento della loro professionalità e l’efficacia di un sistema che ha restituito migliaia di persone alla loro dignità e alla società”.
Peppe Mariani
Consigliere Verdi Regione Lazio - 329 6140361www.peppemariani.it
“Con la proposta del Ministro di utilizzare, all’interno di un progetto di sperimentazione, la polizia penitenziaria negli UEPE (Uffici per l’Esecuzione Penale Esterna ex CSSA dopo la legge cd Meduri 154/05) - dice Mariani - si sminuirebbe l’operato e quindi la figura professionale di quanti si occupano, molto spesso attraverso grandi difficoltà anche di carattere economico e organizzativo, del reinserimento del detenuto affiancandola a una figura di controllo e di sicurezza”.
“Oggi la legge - spiega Mariani - non prevede per l’affidamento in prova alcun controllo al di fuori di quello degli Assistenti sociali. Come può essere compatibile tutto ciò? Sembrerebbe un passo verso non più la finalità rieducativa attraverso l’inclusione sociale, nella gran parte dei casi positiva, ma verso quel controllo e repressione volto ad una sicurezza che porterebbe invece a un inasprimento del rapporto fra i detenuti”.
“Il recupero del detenuto attraverso una maggiore comprensione delle problematiche di inserimento sociale è la strada che va intrapresa ed è quanto io stesso ho fatto attraverso la presentazione di un emendamento all’interno della legge sulla tutela dei diritti della popolazione detenuta nel Lazio - ricorda Mariani - recentemente approvata, relativo alla affettività e alla sessualità nelle carceri. Sono infatti queste le componenti che permettono di mantenere e rafforzare un profondo legame con la famiglia che è poi la base della società. Il secondo punto sul quale vorrei porre attenzione - conclude Mariani - è il rischio di una eventuale militarizzazione dei quartieri attraverso la formazione di un’ulteriore corpo di polizia situato appunto in commissariati di zona, atti a svolgere funzioni di controllo del territorio. Trovo perciò doveroso appoggiare gli operatori sociali nella loro battaglia per il riconoscimento della loro professionalità e l’efficacia di un sistema che ha restituito migliaia di persone alla loro dignità e alla società”.
Peppe Mariani
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