L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

mercoledì 12 settembre 2007

LETTERA APERTA AL MINISTRO MASTELLA

Pubblicato su GIUSTIZIA GIUSTA (http://www.giustiziagiusta.info/) e su RISTRETTI ORIZZONTI (http://www.ristretti.it/)
Gentilissimo Signor Ministro, è vero la fantasia non basta più, ci vogliono i soldi ma anche una reale volontà a cambiare rotta!

Il Comitato di Solidarietà Assistenti Sociali, ribatte alle dichiarazioni del Ministro della Giustizia, pubblicate il 10 settembre in un articolo del quotidiano "La Repubblica", chiedendo come mai l'Amministrazione Penitenziaria predispone l'avvio di una sperimentazione "Inserimento della polizia penitenziaria negli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna (UEPE) per il controllo delle misure alternative" (proposta che sta suscitando forti reazioni e allarme per il futuro dei servizi sociali della Giustizia- settore adulti, nella maggioranza degli assistenti sociali degli UEPE, nel mondo del volontariato penitenziario e dell’associazionismo e tra diverse organizzazioni sindacali) che gioco-forza renderà necessaria la destinazione di consistenti risorse finanziarie, umane e strumentali senza tra l'altro averle preventivate tra le spese per il 2007 e pare neanche tra quelle per il 2008".

Come si fa a dire che tale progetto sarà a costo zero, così come i vertici dell'Amministrazione Penitenziaria hanno più volte dichiarato quando lo hanno presentato, se già in una prima fase si pensa di coinvolgere oltre 100 unità di polizia penitenziaria, attingendoli anche da Istituti con cronica mancanza di personale oltre i diversi esperti ?

Per avviare tale sperimentazione saranno necessarie auto di servizio, carburante, indennità di missione, straordinari, corsi di formazione, etc.., che con tutta la fantasia possibile, non potranno mai essere a costo zero. Come farà Signor Ministro a fronteggiare la richiesta di ampliamento degli organici, con migliaia di unità di polizia penitenziaria, che diverse organizzazioni sindacali stanno già presentando a seguito di tale progetto? Come fa a prevedere tutto questo e annunciare per la prossima finanziaria un risparmio del Ministero della Giustizia di 50 milioni di euro?

Spiace constatare come l'attenzione del Signor Ministro e dei vertici dell'Amministrazione Penitenziaria verso l'area trattamentale- sociale ed educativa continui ad essere prossima allo zero, sia in termini di investimenti in risorse umane che strumentali sia per poter avviare realisticamente con la propria utenza dei percorsi di inclusione sociale.

Signor Ministro come Lei saprà sicuramente, molti UEPE continuano ad essere sottorganico, gli ex art. 80 (esperti) sono pagati a distanza di mesi e gli sono state ridotte le ore per mancanza di fondi, la maggior parte degli interventi effettuati sul territorio dal personale di Servizio Sociale, sono garantiti grazie agli anticipi di spesa di tale personale, per i loro spostamenti con i mezzi pubblici, visto il ridotto numero di mezzi di servizio, e ancora saprà che tali anticipi, garantiti solo dal senso di dovere dei dipendenti, che rischia di non essere eterno, vengono restituiti dall'Amministrazione Penitenziaria anche dopo svariati mesi di attesa. Inoltre sempre a tale personale non viene riconosciuta la missione di servizio ed altri benefici ( previdenziali, rimborso asili nido, ecc.) che per contro sono invece riconosciuti ad altro personale della stessa Amministrazione Penitenziaria. E che dire Signor Ministro delle numerose richieste che pervengono agli UEPE dai proprietari degli immobili dove sono ubicati tali servizi e dagli enti erogatori dell'energia elettrica e del servizio telefonico per i ritardi nei pagamenti? E della mancanza della ormai indispensabile strumentazione informatica e spesso della stessa cancelleria, al cui acquisto più volte provvedono di tasca loro i dipendenti?

Signor Ministro, forse questi Uffici, che sono riusciti a garantire, nell'arco di 30 anni, con investimenti residuali da parte dell'Amministrazione Centrale, ottimi risultati, anche sulla recidiva, come diverse ricerche hanno dimostrato, meritano maggiore considerazione rispetto alla loro connotazione di Servizi Sociali, invece che ritrovarsi all'improvviso trasformati in "altro".
Per raggiungere tali risultati c'è voluta tanta professionalità ma anche tanta fantasia ma, come Lei ha dichiarato la "fantasia non basta". Leggendo le sue linee programmatiche abbiamo creduto che con Lei potesse arrivare finalmente il rilancio dei Servizi Sociali della Giustizia ed in particolar modo della professionalità di chi in questi anni, con grandi sacrifici ha prodotto ottimi e documentati risultati: Paradossalmente si intende invece trasportare il modello "carcere" sul territorio" per gestire le misure alternative, pensando in tal modo, ed a nostro parere e di tanti altri, erroneamente, di poterle ampliare.

Seppur delusi, sia come operatori che come elettori ( e ci creda, siamo in tanti ad esserlo), per tali scelte politiche-amministrative, crediamo ancora nella sua onestà e nel suo forte senso di responsabilità e per questo Le chiediamo un reale e significativo cambio di rotta prevedento una rivalutazione di tale sperimentazione e concreti investimenti verso l'area trattamentale sociale-educativa.

Sarebbe veramente demotivante se nei prossimi mesi l'unica risposta fosse quella della sperimentazione e dell'eventuale ampliamento degli organici di Polizia Penitenziaria da destinare agli UEPE.

Le Auguriamo buon lavoro.
Il Comitato di Solidarietà Assistenti Sociali
www.solidarietaasmilano.blogspot.com