L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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sabato 27 ottobre 2007

ANSA

Giustizia: solo le misure alternative contengono la recidiva
26 ottobre 2007
Sono le misure alternative al carcere la modalità di esecuzione della pena "più capaci di contenere il fenomeno della recidiva". Lo ha detto il sottosegretario della giustizia, Daniela Melchiorre, intervenendo stamani alla festa regionale della polizia penitenziaria che si è tenuta a Milano. Lo ha detto parlando dell’ipotesi di "proiezione all’esterno dell’azione degli agenti".
"La proposta ha suscitato entusiasmo e perplessità tra gli addetti ai lavori - ha detto il sottosegretario nel suo intervento -.
Soprattutto per contrastare l’inserimento degli agenti di polizia penitenziaria negli Uepe (Uffici di esecuzione penale esterna), in una sperimentazione inizialmente circoscritta ad alcune regioni, sono state attivate delle iniziative di mobilitazione e c’è un’interrogazione parlamentare in corso, interrogazione a risposta in commissione, presentata a luglio".
"Sono sicura che - ha aggiunto -, se si cercherà un confronto sereno e obiettivo tra le parti coinvolte nei temi in questione, si potrà riuscire a individuare la soluzione più giusta che, confortata dalla normativa vigente, contemperi l’apertura al cambiamento e la valorizzazione delle consolidate competenze professionali dei diversi operatori. Soprattutto, renda sempre più efficaci le misure alternative che - ormai è provato dalla statistica - sono la modalità di esecuzione della pena più capace di contenere il fenomeno della recidiva".