FP CGIL LOMBARDIA SU SITUAZIONE AREE PEDAGOGICHE
Milano 14 dicembre 2007
oggetto: Educatori penitenziari ed operatività delle aree pedagogiche
Si rilevano sempre più frequentemente a livello regionale episodi riguardanti le aree pedagogiche, ed in particolare la professionalità dell'educatore, in cui si evidenzia l'attuale maggiore difficoltà di intervento nel contesto penitenziario.
Oltre all'annoso problema della carenza degli organici, mai risolto da interventi timidi e parziali, si registra uno svuotamento dei contenuti operativi delle aree pedagogiche in virtù di non meglio precisate "esigenze" di sicurezza spesso lasciate alla sola interpretazione del Dirigente o del nuovo Comandante di Reparto. In questo quadro le aree pedagogiche si sono posizionate a differenti livelli di operatività a secondo della loro capacità di integrarsi in contesti divenuti sempre più antitetici col mandato educativo, ma oggi è preoccupante l'ulteriore restringimento degli spazi operativi (contingentamentodo degli orari per i colloqui coi detenuti di tutti gli operatori del trattamento magari con l'eccezione di quelli religosi, delega ad altre figure professionali con estemporaneità di interventi presumibilmente educativi, forte compressione delle attività trattamentali), e l'estensione di rischio per gli operatori, sempre più pretesi come dispensatori di benefici.
Dunque, l'episodio di Volterra, con l'aggressione dell'unica operatrice presente, va oltre l'indispensabile esigenza di tutela della lavoratrice per sottolineare che gli attacchi sferrati, continui ed esplosivi, sono anche verso l'identità professionale e non solo fisica degli educatori.
In considerazione di quanto rilevato si ritiene indispensabile programmare a brevissimo tempo un incontro con gli educatori aperto a tutti gli operatori delle aree trattamentali in previsione delle necessarie azioni sindacali a sostegno della categoria professionale.
La Coordinatrice Regionale Il Segretario FP CGIL StatoB.Campagna Antimo De Col
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