L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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giovedì 10 aprile 2008

Allarme tra gli agenti: troppi i suicidi nelle carceri italiane

10 aprile- www.panorama.it
64 in 10 anni(1997/2007), già 4 nel 2008. Tanti sono agenti di Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. I numeri, allarmanti, sono stati diffusi dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria secondo cui “si tratta di un fenomeno sostanzialmente comune a tutte le Forze di Polizia”. “È certo che l’amministrazione penitenziaria non può restare inerte di fronte al drammatico fenomeno dei suicidi che, negli ultimi mesi, si sono verificati tra gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria”, ha affermato il capo del Dap, Ettore Ferrara, nel corso dell’incontro che si è tenuto con le organizzazioni sindacali, alla presenza del ministro della Giustizia Luigi Scotti, per discutere della particolare situazione di disagio vissuta dagli appartenenti alla Polizia penitenziaria, dopo gli ultimi due casi di Biella e Matera. I suicidi si sono verificati sia al nord che al sud, ma raramente all’interno della sede di servizio: dal 2006 ad oggi solo 1 caso su 13. Le cause, secondo quanto riferito dal Dipartimento, sono legate soprattutto a problemi finanziari, sentimentali, dolore per la perdita di un familiare, preoccupazione per una diagnosi infausta. Insomma personali. Tuttavia, sottolinea il Dap, “sembrerebbe emergere che i recenti episodi di suicidi di appartenenti alla Polizia Penitenziaria, benché verosimilmente indotti dalle ragioni più varie e comunque strettamente personali, sono, in taluni casi, le manifestazioni più drammatiche e dolorose di un disagio derivante da un lavoro difficile e carico di tensioni”.Leggermente diversa la lettura del drammatico fenomeno che dà Eugenio Sarno, segretario della Uil Penitenziari: “Oggi il sistema penitenziario paga la fase post-indulto perché‚ non sono state attivate quelle misure strutturali che pure erano state annunciate. Noi non intendiamo strumentalizzare le tragedie di queste ultime settimane ma non puó non trovare attenzione l’avvento esponenziale dei suicidi”.Sindacati e ministero si sono invece trovati d’accordo sulle soluzioni, di medio e lungo termine, per “mettere in campo un programma articolato di interventi” con l’obiettivo di migliorare la qualità dei vita degli agenti, mettere in rete le esperienze maturate in questo ambito all’interno delle Forze di Polizia e coinvolgere le forze politiche perché adottino interventi concreti.Si parte dalla creazione di un call center per il sostegno in situazioni di disagio; all’istituzione di un osservatorio nazionale per l’analisi dei bisogni e l’individuazione delle soluzioni più adeguate; all’individuazione di “spazi per il rafforzamento di strumenti psicologici atti fronteggiare situazioni di stress e di bourn out”.