Carceri: Sono sovraffollate, aumenta la recidiva
Martedí 08.04.2008 - affari italiani
Carceri sovraffollate e lontane dalle città favoriscono la recidiva dei detenuti. È quanto emerge da una ricerca condotta, su un campione di 13mila indultati, da tre docenti universitari: Francesco Drago (Università di Napoli Parthenope) Roberto Galbiati e Pietro Vertova (Università Bocconi). "Si pensa che un carcere duro possa indurre a non commettere più reati -spiega Roberto Galbiati, docente di economia pubblica della Bocconi-. Ma non è vero, dai nostri dati risulta che la carota è meglio del bastone". I ricercatori hanno analizzato il rapporto fra recidiva e condizioni del carcere (sovraffollamento e decessi in carcere) e fra recidiva e lontananza del carcere dalla città. Hanno costruito un modello statistico, dal quale emerge che fra recidiva e detenzione c'è sempre una stretta relazione.
"A condizioni detentive difficili corrisponde una recidiva più alta -sottolinea Roberto Galbiati-. E così vale per l'isolamento del carcere: più il detenuto viene staccato dalla società e più avrà difficoltà a reinserirsi". Le carceri italiane, salvo poche eccezioni, sono di nuovo sovraffollate, a meno di due anni dall'indulto. "Il problema è che l'indulto non è stato accompagnato da una seria riflessione sul ruolo che la pena deve svolgere -aggiunge Roberto Galbiati-. Il dibattito politico non ha voluto affrontare la domanda: che cosa vogliamo punire col carcere e in che modo".
Carceri sovraffollate e lontane dalle città favoriscono la recidiva dei detenuti. È quanto emerge da una ricerca condotta, su un campione di 13mila indultati, da tre docenti universitari: Francesco Drago (Università di Napoli Parthenope) Roberto Galbiati e Pietro Vertova (Università Bocconi). "Si pensa che un carcere duro possa indurre a non commettere più reati -spiega Roberto Galbiati, docente di economia pubblica della Bocconi-. Ma non è vero, dai nostri dati risulta che la carota è meglio del bastone". I ricercatori hanno analizzato il rapporto fra recidiva e condizioni del carcere (sovraffollamento e decessi in carcere) e fra recidiva e lontananza del carcere dalla città. Hanno costruito un modello statistico, dal quale emerge che fra recidiva e detenzione c'è sempre una stretta relazione.
"A condizioni detentive difficili corrisponde una recidiva più alta -sottolinea Roberto Galbiati-. E così vale per l'isolamento del carcere: più il detenuto viene staccato dalla società e più avrà difficoltà a reinserirsi". Le carceri italiane, salvo poche eccezioni, sono di nuovo sovraffollate, a meno di due anni dall'indulto. "Il problema è che l'indulto non è stato accompagnato da una seria riflessione sul ruolo che la pena deve svolgere -aggiunge Roberto Galbiati-. Il dibattito politico non ha voluto affrontare la domanda: che cosa vogliamo punire col carcere e in che modo".
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