Carcere/Giustizia: Legge Gozzini addio? Il carcere non ci sta
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Salviamo la legge Gozzini! L’appello arriva da Ristretti News, notiziario quotidiano dal e sul carcere, che ha varato un notiziario speciale con il quale seguirà il percorso del disegno di legge presentato dal presidente della commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli (An) che ridimensiona sensibilmente i benefici di legge e gli sconti di pena per i detenuti.
"A nostro avviso rappresenta un pericolo molto grave per i percorsi di reinserimento dei detenuti, per il governo delle carceri e, infine, per la sicurezza di tutta la società", scrivono i giornalisti di Ristretti News. Che per questo invitano tutti i lettori "ad aderire, inviandoci una vostra riflessione scritta (o anche semplicemente il vostro nome) e organizzando iniziative pubbliche, per una migliore informazione rispetto all’efficacia dei benefici per i detenuti (liberazione anticipata, permessi premio, misure alternative)".
Il disegno di legge, in sei articoli, punta a rivoluzionare il sistema delle pene alternative: semilibertà dopo avere scontato due terzi della condanna e non la metà; affidamento ai servizi sociali solo se la pena non supera un anno e non più tre; cancellazione della liberazione anticipata, che riduce le condanne di 45 giorni ogni sei mesi nei casi di buona condotta; concessione dei domiciliari se rimangono da scontare due anni e non quattro; niente più semilibertà agli ergastolani e permessi concessi dopo venti anni di detenzione e non dieci. E infine, uscita dalla prigione a 75 anni, invece che a 70, "considerato il lieto allungarsi della vita umana".
In molte carceri sono già partite petizioni e raccolte di firme. E la Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia (8mila operatori carcerari) ha annunciato una mobilitazione che punta a coinvolgere Sindacati e Polizia penitenziaria.
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