L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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domenica 29 giugno 2008

Il Carcere: buttare via le chiavi? Incontro a Firenze il 2 luglio 2008

ARCI – Comitato Regionale Toscano, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, Fondazione Giovanni Michelucci onlus
IL CARCERE: BUTTARE VIA LE CHIAVI?

MERCOLEDI’ 2 LUGLIO ORE 16.30 – SEDE ARCI – PIAZZA DEI CIOMPI 11 – FIRENZE

E’ stato proposto alle Camere un disegno di legge (n. 623, d’iniziativa dei Senatori Berselli e
Balboni) che propone una restrizione radicale della Legge Gozzini. Il sonno della ragione prodotto dalla campagna ossessiva di “legge e ordine” consente ai proponenti di ignorare alcune circostanze fondamentali. Ad esempio:
– che la Riforma penitenziaria, sia nel 1975 che nella versione c.d. Gozzini dell’86, nasceva da
un lungo percorso di attuazione della Costituzione, che aveva cambiato profondamente la
nozione della pena. Tornare indietro, con la radicalità di questo ultimo progetto, vuol dire
dimenticare la Costituzione e tornare alla concezione della pena del codice Rocco;
– che la flessibilità della pena (tradotta nel sistema delle misure alternative) è un valore
costituzionalmente protetto attraverso una giurisprudenza costituzionale costante che parte
dal 1974;
– che la semilibertà agli ergastolani, che ora si vuole sopprimere, è stata inserita, con la Gozzini, a seguito di una giurisprudenza costituzionale che censurava il trattamento diseguale per i condannati a quella pena;
– che, comunque, le misure alternative e la stessa liberazione anticipata sono previste da tutte le legislazioni europee e in misura anche molto superiore alla nostra;
– che la riduzione delle pene ammissibili alle altre misure alternative farà si che anche le condanne minime saranno trascorse in buona parte in carcere, pur essendo noto che l’esecuzione della pena in misura alternativa riduce la recidiva da 3 a 4 volte rispetto alla
esecuzione della pena in carcere.

Sono chiare le conseguenze di tutto questo. Il carcere sta crescendo al ritmo di 1.000 persone
presenti in più al mese ed è già tornato in vista dei 55.000 detenuti. Questo ritmo crescerà per le nuove previsioni di reato che si annunciano e crescerà ulteriormente nel momento in cui si ridurrano al minimo le vie d’uscita attraverso le misure alternative.

Soprattutto, colpisce l’indifferenza per le ricadute sulla vita di tante persone, la disinvoltura con cui si dimentica quella parte della norma costituzionale che dispone che le pene non devono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità. Senso di umanità: forse è proprio questa la posta in gioco.

Introducono:
Sandro Margara, Franco Corleone, Vincenzo Striano
Sono stati invitati:
la Regione Toscana, il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria, le Amministrazioni locali, i consiglieri regionali, provinciali e comunali, i parlamentari toscani,
L’Uepe, le Direzioni degli istituti penitenziari, le associazioni di volontariato.

Per informazioni:
ARCI – Comitato Regionale Toscano
Piazza Dei Ciompi, 11 ‐ 50122 Firenze tel. 055262971 ‐ fax 05526297233
e‐mail: alloggiosociale@arcitoscana.org@arci.it ‐ web: www.arcitoscana.org
Fondazione Giovanni Michelucci onlus
via Beato Angelico, 15 – 50014 Fiesole (FI) tel. : voce +39.055.597149 fax +39.055.59268
e‐mail: n.solimano@michelucci.it ‐ web: www.michelucci.it
Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze
Piazza della Parte Guelfa, 3 ‐ 50123 Firenze tel: 055‐2769137; fax: 055‐2769130
e‐mail: garante.detenuti@comune.fi.it ‐ web: www.comune.firenze.it/garante