Giustizia/Carcere: tagli a fondi per la sicurezza, 6mila agenti in meno
di Roberto Petrini
La Repubblica, 1 luglio 2008
La missione si chiama "007". È proprio questo il numero di codice che all’interno della manovra di bilancio contrassegna il capitolo di spesa che riguarda "Ordine pubblico e sicurezza". Suona un po’ come una beffa: "Un salto nel buio che il paese non merita", commenta amaramente il segretario del Silp, il sindacato di polizia della Cgil, Claudio Giardullo. Ed infatti a scorrere le cifre si profila una cura amara per un settore che, in campagna elettorale, è stato issato come una bandiera dal Pdl: taglio del turn-over e riduzione netta degli organici, sforbiciata alle risorse finanziarie, dai carburanti alla manutenzione delle auto di servizio, stretta sugli straordinari. In tutto 538,5 milioni. Dalla scure non si salva nessuno: dai Ps ai Carabinieri, dalla Forestale alla Penitenziaria, dalla Guardia di Finanza alla Stradale fino alla Polizia ferroviaria.
Secondo uno studio del Silp si rischia grosso: il taglio del turn-over del 10 per cento (ogni dieci agenti che vanno in pensione saranno reintegrati con un nuovo assunto) porterà ad una riduzione del personale pari 1.611 unità nette già dal prossimo anno. La cura sarà sempre più pesante: in totale nel 2012 ci saranno in Italia 6.689 poliziotti in meno rispetto ad oggi che andranno ad aggiungersi all’attuale carenza di organico che viene valutata in 9.000 elementi. Ma se questi sono i numeri che escono dal decreto estivo che anticipa la Finanziaria 2009, lo studio del Silp dà una dimensione concreta dell’intervento.
Per il prossimo anno si rischia un ridimensionamento della operatività preoccupante: a Roma, ad esempio, le strade cittadine sono sorvegliate attualmente da 13 volanti per ciascun turno (di circa 6 ore). Con i tagli il sindacato calcola, tenendo conto delle riduzioni a personale e mezzi, che scenderanno a dieci. A Palermo da 9 volanti si rischia di scendere a sette.
"Con questo manovra-osserva Claudio Giardullo - si riduce sensibilmente la capacità del sistema di sicurezza di fronteggiare la minaccia che viene dalla criminalità diffusa e soprattutto da quella mafiosa. Da un punto di vista strategico si realizza un progressivo smantellamento della sicurezza pubblica a vantaggio di una doppia contrastante tendenza, cioè da una parte l’impiego dei militari nel territorio e dall’altra il trasferimento agli enti locali di nuovi poteri in materia di sicurezza".
Tutta la struttura operativa rischia grosso. A Roma e provincia ci sono 47 Commissariati, con 3.645 addetti: quando la manovra produrrà i suoi effetti il taglio sarà di 911 uomini, una cifra che corrisponde all’organico medio di dodici Commissariati. L’alternativa è secca: o la chiusura o il sottodimensionamento drastico degli organici. A Palermo, con un calcolo analogo, emerge che su 8 Commissariati, rischiano di scomparire due presidi, a causa del taglio di 133 unità.
Già oggi l’operatività è a rischio: a Palermo, ad esempio, nel mese di settembre scatta l’allarme-serbatoio e l’operatività viene di fatto ridotta per mancanza di risorse. Con i nuovi tagli, spiega il Silp, il ricorso alle riserve sarà anticipato e l’allarme scatterà già a luglio-agosto del 2009.
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