NEWS SINDACALI- RSU PRAP LOMBARDIA
R.S.U .
PROVVEDITORATO REGIONALE AMM. PENITENZIARIA
MILANO
Al Ministro della Pubblica Amministrazione e dell’innovazione
Al Ministro della Giustizia
Al Ministro del Lavoro, salute e politiche sociali
On.li Ministri
Constatiamo che, aldilà delle dichiarate buone intenzioni espresse dalle SS.LL circa la volontà di rendere più efficiente e moderna la Pubblica Amministrazione e la macchina della giustizia, con il decreto legge 112/2008 recante: "Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della Finanza pubblica e la perequazione tributaria” il governo di cui le SS.LL. fanno parte ha deciso chiaramente di dichiarare guerra al pubblico impiego, attraverso:
Øla diminuzione di fatto delle retribuzioni;
Øi tagli ai Fondi per la contrattazione integrativa e ai fondi di incentivazione;
Øla riduzione indiscriminata, drastica ed automatica dell’organico di tutte le Amministrazioni, senza considerare le diverse esigenze;
Øla penalizzazione dei dipendenti del Ministero della Giustizia e del settore penitenziario in particolare, che ad oggi si trovano già ad operare con una carenza di organici che in Lombardia è vicina al 50%;
Øla Penalizzazione degli ammalati veri attraverso una regolamentazione delle malattie inutilmente vessatoria e discriminatoria per l’operatore del settore pubblico rispetto a quello privato
Øl’ampliamento delle fasce orarie di reperibilità (ben 11 ore contro le 7 ore e mezza di un normale orario di lavoro) e con il riconoscimento di “ben 1 ora d’aria” che tra l’altro non consente neanche l’espletamento di bisogni primari quali ad es. l’acquisto dei farmaci o di beni di prima necessità per coloro che vivono da soli.
Øl’obbligo di doversi recare, addirittura dal secondo evento di malattia nell’anno solare, ad una struttura pubblica per la relativa certificazione. (quale struttura pubblica?)
a proposito delle nuove disposizioni sulla malattia ci vengono spontanee alcune domande:
1. Doversi recare in una struttura pubblica non è inconciliabile con lo stato di malattia?
2. Sono attrezzate tali strutture (anch’esse pubbliche e sottoposte agli stessi tagli delle altre) per fronteggiare il conseguente notevolissimo e prevedibile aggravio di lavoro?
3. Quanto costa alla collettività e al lavoratore tale attività di certificazione?
4. Siamo sicuri di ottenere così dei reali risparmi di spesa?
5. Siamo sicuri di ridurre in questo modo l’assenteismo e rendere più efficiente la pubblica amministrazione?
6. Il rapporto di lavoro dei pubblici dipendenti non era stato delegificato e privatizzato con il DL 29 nel 1993 per renderlo più flessibile e più simile a quello privato?
Servirà a ridurre l’assenteismo?
Servirà ad aggredire le vere cause dell’inefficienza della P.A.?
Servirà a migliorare le prestazioni dei servizi resi ai cittadini?
Servirà a stanare i veri fannulloni?
NOI PENSIAMO DI NO.
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