L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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venerdì 11 settembre 2009

COMUNICATO STAMPA di Francesco Quinti, Responsabile Nazionale FP CGIL Comparto Sicurezza


Giustizia: sovraffollamento carcere, un problema risolvibile se si applicano le leggi esistenti.
Apprendiamo dagli organi di stampa che il tema del sovraffollamento degli istituti penitenziari è in questi giorni oggetto di discussione a Edimburgo, dichiara Francesco Quinti, responsabile nazionale FP CGIL Comparto Sicurezza, e che l’Italia insieme alla Russia – uniche due nazioni condannate dalla Corte Europea sui diritti umani per il sovraffollamento delle prigioni - sarebbe al centro del dibattito internazionale perché accusata di eccedere in misure repressive.
Nessuna particolare sorpresa, dichiara Quinti, semmai la conferma che nel nostro Paese, tra i più evoluti in ambito europeo sulla legislazione in materia, le scelte compiute negli ultimi anni sui temi della sicurezza e del sovraffollamento delle carceri vanno nella direzione opposta a quella indicata dal Consiglio d’Europa e dalle regole penitenziarie europee
La soluzione al problema del sovraffollamento non sta, continua Francesco Quinti, nell’edilizia penitenziaria, ma nell’applicazione e rafforzamento delle misure alternative al carcere, nella depenalizzazione di alcune condotte illecite minori, nel ridurre al minimo l’uso della custodia cautelare, nel prevedere un ampliamento delle sanzioni alternative al carcere immaginando pene diversificate già in sentenza, nell’ introduzione nel nostro ordinamento della messa alla prova anche per gli imputati adulti.
Tranne che per quest’ultimo, già sperimentato con successo nei confronti dei minori nel nostro Paese, e sul quale esiste già un esame favorevole compiuto nel 2004 dalla commissione Giustizia della Camera che auspichiamo possa essere riproposto quanto prima all’assemblea parlamentare, la maggior parte dei principi a cui gli Stati membri dovrebbero adeguarsi sono già previsti dall’ordinamento italiano, basterebbe applicarli.
Roma, 11 settembre 2009