L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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mercoledì 9 settembre 2009

Giustizia: Fp-Cgil-sovraffollamento, emergenza da affrontare


Comunicato stampa, 9 settembre 2009

"Caduto anche l’ultimo disgraziato traguardo stabilito con la capienza massima tollerabile, ora negli istituti penitenziari italiani con 64.180 detenuti è record di presenze. Un risultato mai raggiunto prima in Italia dal lontano 1946 ad oggi, e non è ancora finita". È quanto afferma Francesco Quinti, coordinatore nazionale della Fp Cgil, che aggiunge: "Tra non molto la tendenza all’aumento degli ingressi in carcere tornerà purtroppo a consolidarsi, come nei mesi scorsi, quando erano circa mille gli ingressi al mese di detenuti in strutture già sovraffollate oltre ogni misura e immaginazione. Ma come e dove questi verranno ospitati non è dato di sapere, considerato che il cosiddetto piano carcere non è ancora stato presentato al Consiglio dei Ministri e che, soprattutto, mancano sia i fondi per realizzarlo che per assumere il personale di Polizia Penitenziaria necessario, già oggi inferiore nel numero di circa 6.000 unità dall’organico previsto e costretto a sopportare una condizione lavorativa divenuta ormai insostenibile".

"Sono mesi ormai - continua l’esponente sindacale - che la Fo lancia continui grida di allarme sulla gravità della situazione, sull’inerzia manifestata dal Governo e dal Ministro della Giustizia sulle politiche penitenziarie e del personale, sull’inquietante assenza di reali misure di contrasto al sovraffollamento degli istituti penitenziari".

Servono soluzioni urgenti e non più ulteriormente rimandabili, occorrono fatti concreti, ci auguriamo venga aperto quanto prima un dibattito parlamentare sull’emergenza carcere, utile anche a valutare gli effetti di alcuni recenti interventi normativi che stanno contribuendo ad affondare il sistema delle misure alternative alla detenzione per i reati meno gravi, l’unica alternativa al sovraffollamento percorribile e compatibile con le finalità della pena e i valori espressi dalla Carta Costituzionale. È ora, conclude Quinti, "che il governo e il ministro della Giustizia la smettano di tentare di scaricare il problema del sovraffollamento sull’Unione Europea; l’emergenza carcere è drammatica e rischia seriamente di produrre l’ingovernabilità del sistema, e come tale deve essere quanto prima affrontata e risolta".