L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

martedì 1 dicembre 2009

FPCGIL- Assemblea nazionale Dirigenti penitenziari

La sala conferenze del carcere di Regina Coeli ha ospitato lo scorso 25 novembre l'assemblea dei dirigenti penitenziari della Cgil-Fp.

I temi posti all'ordine del giorno sono stati preceduti da un forte richiamo dei responsabili degli istituti e dei servizi penitenziari al dovere di una forte ed attenta vigilanza perché nel mondo carcerario tutte le attività siano svolte assicurando il rispetto della legge. E' fortemente sentito in questo momento il bisogno di ribadire la centralità dei responsabili delle strutture penitenziarie perché la legalità sia a base di ogni intervento e perché venga continuamente rispettato il senso di umanità con cui devono essere applicate le misure privative della libertà.

La crisi che sta vivendo il mondo penitenziario vede nel sovraffollamento degli isti-tuti, nello stesso tempo, la causa e l'effetto di un malessere che ha radici multiformi: una normativa illusoriamente rigorista nei confronti degli immigrati; un apparato solo repres-sivo nei confronti dei tossicodipendenti; lo svuotamento delle misure alternative; l'erosione dell'ordinamento penitenziario, nato e concepito per una realtà carceraria degli anni 70 e che ha vissuto continuamente modifiche solo in senso restrittivo; l'obsolescenza delle pratiche custodiali.

Fenomeni questi che si sono inseriti in una realtà sociale in cui troppo spesso messaggi distorti hanno accreditato un perverso meccanismo secondo il quale un legittimo bisogno di sicurezza potesse essere soddisfatto prevalentemente attraverso l' esercizio dell'arbitrio e della forza, in quanto proposti da soggetti istituzionali.

Pur nella consapevolezza che lo stato allarmante in cui versa il penitenziario non possa vedere vie d'uscita senza una decisa azione del mondo politico, i dirigenti peniten-ziari Cgil ribadiscono che la propria professionalità sarà spesa per arginare la attuale deriva, e chiamano alla mobilitazione tutti gli operatori penitenziari in quanto la crisi investe tutti i segmenti operativi.

Non da ultimo è stato sottolineato come la mancanza di un Contratto Nazionale finisca per influire negativamente in questo stato di cose. Infatti l'assimilazione, che doveva essere transitoria, e che dura da oltre quattro anni, con il quadro normativo dei dirigenti della Polizia di Stato rischia di falsificare, anche aqli occhi della opinione pubblica, la funzione dei dirigenti penitenziari.

Questi infatti rivendicano una loro originalità professionale che ha solo pochi punti di convergenza con le attività di polizia ed il perdurare di tale situazione rischia di ingenerare un processo poi difficilmente reversibile di assimilazione, anche nella cultura corrente, delle carceri ad un ambiente di tipo militare.

Problema questo ultimo che tocca tutte le articolazioni del mondo penitenziario, per affrontare il quale viene sollecitato un confronto fra le varie componenti per il rilancio di una progetto unitario mirato ad una forte azione di riqualificazione e ad una maggiore gratificazione di quanti operano negli istituti e servizi carcerari.


Roma, 27 Novembre 2009

Il segretario Nazionale Fp Cgil
Funzioni Centrali

Antonio Crispi