L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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mercoledì 26 maggio 2010

Il ddl sulla detenzione domiciliare otterrà “sede legislativa”, ma polemiche non mancano


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Il Velino, 26 maggio 2010

Sul ddl cosiddetto “svuota carceri” sono state raccolte le firme necessarie (36 su 45) per chiedere l’assegnazione del provvedimento in sede legislativa alla commissione Giustizia della Camera. Lo riferisce il capogruppo Pdl in commissione Enrico Costa. Il ddl sarà quindi approvato - se l’aula accoglierà la richiesta - senza passare per l’assemblea. “Il testo - spiega Costa - è stato assegnato alle commissioni competenti per i pareri”.
Per domani è atteso il parere della commissione Bilancio “che è il più importante perché la commissione Bilancio - osserva Costa - potrebbe mettere dei paletti” per assicurare la copertura al provvedimento. Il ddl del governo prevede la detenzione domiciliare per chi deve scontare una pena inferiore a un anno. Dopo l’intervento del ministro dell’Interno Roberto Maroni, dal provvedimento - concepito per affrontare l’emergenza del sovraffollamento dei nostri penitenziari - è caduto l’automatismo nell’assegnazione dei domiciliari, che spetterà invece al giudice di sorveglianza. È stata inoltre stralciata la parte che prevedeva l’estensione anche agli adulti della “messa in prova” - istituto già previsto per i minori - con l’assegnazione ai servizi sociali.
Sono state poi introdotte aggravanti per chi commette reati durante la detenzione ai domiciliari e previsti aumenti di organico per la polizia penitenziaria. Modifiche che hanno portato ad una larga convergenza sul testo finale. In dirittura d’arrivo in commissione giustizia della Camera anche il “Piano straordinario contro le mafie”, comprendente la delega al governo in materia di normativa antimafià. Oggi il voto per assegnare il mandato al relatore è slittato perché, per un problema tecnico, non è arrivato in tempo il parere della Commissione Bilancio. Ma la commissione Giustizia è convocata per domani mattina alle 9 per la discussione generale. Sia sul ddl carceri sia su quello antimafia “si è creato un buon clima - assicura Costa - . Credo che saranno approvati a larghissima maggioranza”. Sulle modifiche ddl “svuota carceri” è arrivato anche il giudizio della sesta commissione del Csm. Un parere nel complesso “positivo”, anche se l’organo di autogoverno della magistratura ammonisce: “Basta agli interventi dettati dall’onda dell’emergenza”.

Mussolini (Pdl): lo “svuota carceri” consegna le vittime ai carnefici

La legge sugli arresti domiciliari mette le vittime di reati a sfondo sessuale nelle mani dei carnefici. Alessandra Mussolini denuncia un “clamoroso errore” contenuto nel testo del provvedimento cosiddetto svuota - carceri, all’esame della commissione Giustizia della Camera in sede legislativa. “Hanno previsto che la decisione di concedere gli arresti domiciliari a chi abbia commesso reati come lo stalking, la pedofilia, il maltrattamento sia a discrezione del giudice e non sia espressamente vietata. In questo modo - dice Mussolini - è possibile che un coniuge accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie, e da questa denunciato, se la veda ritornare a casa per decisione del magistrato. La vittima torna nelle mani del carnefice”. Mussolini spiega di aver chiesto la correzione del testo, senza ottenere risposte. “Domani porrò la questione in commissione affari sociali che deve esprimere il parere - aggiunge - ma chiedo alla commissione giustizia di cambiare quel testo perché è vera e propria follia”.

Ferranti (Pd): grazie a noi corretta norma allucinante

“Grazie al Pd i carnefici non torneranno nelle case delle loro vittime. Detto questo, Mussolini dovrebbe pretendere chiarimenti dal ministro Alfano che si è presentato in Parlamento con un provvedimento profondamente sbagliato che non escludeva questo allucinante paradosso”. Così Donatella Ferranti, capogruppo Pd in commissione Giustizia di Montecitorio, replica alle dichiarazioni di Alessandra Mussolini sugli effetti del ddl carceri all’esame della Camera. “Nel corso dell’esame in commissione - conclude Ferranti - è stato infatti approvato un nostro emendamento sull’idoneità dei domicili che dovrà essere valutata dal magistrato di sorveglianza anche e soprattutto in relazione alle esigenze delle vittime, comprese quelle di violenza domestica”

Rao (Udc): testo cambiato in commissione grazie a minoranza

“Le preoccupazioni odierne dell’on. Mussolini sui possibili effetti dell’applicazione a maglia larga della norma sul ddl svuota - carceri, soprattutto per reati di stalking, di violenza familiare e pedofilia sono talmente fondate che l’opposizione le ha manifestate durante la discussione in commissione, giungendo ad una profonda modifica del testo”. Lo dichiara in una nota il deputato centrista dell’Udc Roberto Rao componente della commissione Giustizia della Camera dei deputati. “I suoi timori - continua Rao - sono stati anche i nostri e per questo abbiamo mosso fondati rilievi contro l’automaticità dell’applicazione dei domiciliari. Siamo convinti che il filtro obbligatorio del giudice, introdotto in commissione, possa rivelarsi migliorativo se non addirittura risolutivo”.