Via libera dal Cdm al decreto "svuota-carceri"
Il consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con misure urgenti per favorire la riduzione del numero delle persone recluse nelle carceri. Al dicembre 2011 nelle carceri italiane sono recluse infatti oltre 68.000 persone: un numero che gli esperti del ministero ritengono largamente eccedente i posti disponibili.
Il decreto punta ad eliminare il fenomeno delle "porte girevoli" cioè le persone che entrano ed escono dal carcere nel giro di tre giorni ha spiegato il ministro Paola Severino. A questo scopo, ha detto il ministro, il dl dispone che le persone fermate o arrestate per reati minori restino in custodia della polizia, e non più portate in prigione, in attesa dell'udienza di convalida davanti al giudice che dovrà svolgersi al massimo entro 48 ore e non più 96 ore.
Il decreto porta poi da 12 a 18 mesi il tempo residuo di pena per i reati meno gravi che il detenuto potrà scontare ai domiciliari anziché in carcere: una misura che potrebbe far uscire di galera almeno 3.000 persone e con la quale "è possibile un risparmio di 375mila euro al giorno".
Severino ha annunciato anche che il Cdm ha approvato uno schema di disegno di legge che contiene misure di "deflazione del processo penale". La prima è la trasformazione in illeciti amministrativi di diversi reati, la seconda è l'estensione per tutti di un istituto già in vigore nella giustizia minorile, la messa in prova. Per determinati reati meno gravi la pena consisterà nei lavori socialmente utili.
Per far fronte alle esigenze della edilizia carceraria il Cdm ha inoltre stabilito lo stanziamento di 57 milioni di euro in più per l'anno 2011
Il ministro Severino ha aperto inoltre a misure come l'amnistia e l'indulto: "Io non ho mai escluso che l'amnistia e l'indulto siano dei mezzi che contribuiscono ad alleviare l'emergenza carceri, ma ho sempre detto che non sono dei provvedimenti di matrice governativa: se questa indicazione verrà dal Parlamento io non la contrasterò" ha detto il Guardasigilli in conferenza stampa.
Il decreto punta ad eliminare il fenomeno delle "porte girevoli" cioè le persone che entrano ed escono dal carcere nel giro di tre giorni ha spiegato il ministro Paola Severino. A questo scopo, ha detto il ministro, il dl dispone che le persone fermate o arrestate per reati minori restino in custodia della polizia, e non più portate in prigione, in attesa dell'udienza di convalida davanti al giudice che dovrà svolgersi al massimo entro 48 ore e non più 96 ore.
Il decreto porta poi da 12 a 18 mesi il tempo residuo di pena per i reati meno gravi che il detenuto potrà scontare ai domiciliari anziché in carcere: una misura che potrebbe far uscire di galera almeno 3.000 persone e con la quale "è possibile un risparmio di 375mila euro al giorno".
Severino ha annunciato anche che il Cdm ha approvato uno schema di disegno di legge che contiene misure di "deflazione del processo penale". La prima è la trasformazione in illeciti amministrativi di diversi reati, la seconda è l'estensione per tutti di un istituto già in vigore nella giustizia minorile, la messa in prova. Per determinati reati meno gravi la pena consisterà nei lavori socialmente utili.
Per far fronte alle esigenze della edilizia carceraria il Cdm ha inoltre stabilito lo stanziamento di 57 milioni di euro in più per l'anno 2011
Il ministro Severino ha aperto inoltre a misure come l'amnistia e l'indulto: "Io non ho mai escluso che l'amnistia e l'indulto siano dei mezzi che contribuiscono ad alleviare l'emergenza carceri, ma ho sempre detto che non sono dei provvedimenti di matrice governativa: se questa indicazione verrà dal Parlamento io non la contrasterò" ha detto il Guardasigilli in conferenza stampa.
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