Dap: Ionta se ne va, arrivano Tamburino e Pagano
Il Sole 24 Ore, 2 febbraio 2012
Rivoluzione ai vertici del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: l’attuale capo Franco Ionta lascia il posto a Giovanni Tamburino, presidente del Tribunale di sorveglianza di Roma già transitato al Dap nel 1999 come direttore dell’Ufficio studi e ricerche, e ad affiancarlo ci sarà uno degli uomini più esperti del pianeta carcere, l’attuale Provveditore di Milano Luigi Pagano, “padre” del carcere modello di Bollate.
Le due nuove nomine potrebbero essere ufficializzate già venerdì dal Consiglio dei ministri. Il ministro della Giustizia Paola Severino lancia così un segnale chiaro sulla volontà di riportare le carceri agli standard previsti dalla Costituzione. Tamburino sostituisce Franco Ionta, ex capo del pool antiterrorismo della Procura di Roma giunto alla guida del Dap nel 2008 con l’ex guardasigilli Angelino Alfano e nominato dal governo Berlusconi, nel 2010, commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria. Incarico che la Severino, un mese fa, ha attribuito al vice prefetto di Catania Angelo Sinesio, nominato prefetto per l’occasione.
Tamburino, 69 anni, è entrato in magistratura nel 1970 e in quegli anni è stato giudice istruttore a Padova dove ha seguito le inchieste sull’eversione neofascista e sulle deviazioni dei servizi segreti. Negli anni 80 è stato al Csm nel gruppo di Unità per la Costituzione e poi vicepresidente dell’Anm e nell’88 fu tra i fondatori dei Movimento per la Giustizia insieme a Giovanni Falcone. Dopo l’esperienza al Dap fino al 2005, è stato presidente del Tribunale di sorveglianza di Venezia e di Roma, oltre che coordinatore dei giudici di sorveglianza. I sindacati di polizia Osapp e Sappe hanno espresso “perplessità” sulla nomina. Luigi Pagano, già direttore del carcere di San Vittore, guida da anni il Provveditorato della Lombardia e suo è il “progetto Bollate”, il carcere alle porte di Milano considerato un “modello”.
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