L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

giovedì 4 ottobre 2012

Assistenti Sociali promotori della Petizione " PER UN REALE RILANCIO DELL’ESECUZIONE PENALE ESTERNA E DELLE MISURE ALTERNATIVE AL CARCERE" scrivono al Presidente della Repubblica

                                Lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Signor Presidente della Repubblica,

un gruppo di 70 Funzionari di Servizio Sociale, operanti negli Uffici di esecuzione penale esterna (UEPE) che gestiscono le misure alternative al carcere su tutto il territorio nazionale, già in agosto avevano indirizzato al Ministro della Giustizia Severino e al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria un appello, nel quale si evidenziava la contraddizione tra l’introduzione di modifiche al sistema dell’esecuzione della pena e contemporaneamente la riduzione del personale e il depotenziamento di tali Uffici EPE, così come previsto dai numerosi provvedimenti del Governo ed in ultimo dalla Spending Review.

Oggi, che i provvedimenti relativi alla spending review si stanno concretizzando, con grande sconcerto, apprendiamo che i tagli colpiranno in modo indiscriminato e irreversibile gli Uffici di Esecuzione Penale Esterna. Ciò è tanto più grave se, come anche da Lei più volte ribadito che, per ridurre il sovraffollamento carcerario occorre puntare sulle misure e sulle pene alternative al carcere.

Ci rivolgiamo a Lei, quale primo garante della legalità costituzionale del nostro ordinamento, con la massima fiducia in un Suo immediato intervento al fine di agire con le sue prerogative costituzionali per una “moral suasion” nei confronti di tutte le Istituzioni interessate.

Se il sistema della misure alternative venisse potenziato, come Lei sicuramente saprà, si ridurrebbero complessivamente i costi dell’intero sistema, perché una persona detenuta costa certamente di più di una persona in misura alternativa, per non parlare del miglior manto del condizioni di vita, oggi ai limiti della disumanità. Proprio per questo non si comprende come mai si faccia tanta fatica ad investire sull’esecuzione penale esterna, anche se è ormai dimostrato, da diversi studi e ricerche, che una persona in misura alternativa è a rischio di recidiva molto meno di una persona che ha trascorso tutta la sua pena in carcere, dando in questo modo anche maggiori garanzie, con il percorso di reinserimento sociale, operato grazie all’intervento del servizio sociale penitenziario, nei termini di sicurezza sociale.

All’appello iniziale stanno aderendo numerosi operatori del settore, liberi professionisti e appartenenti al mondo dei servizi e del volontariato, nonché tutti i cittadini che hanno a cuore il dramma del sistema carcerario italiano.

Alleghiamo il link alla petizione on-line alla quale hanno aderito ad oggi oltre 300 persone.


http://www.petizionionline.it/petizione/appello-alla-ministra-severino-per-un-reale-rilancio-dell-esecuzione-penale-esterna-e-delle-misure-alternative-al-carcere/7728