Lettera aperta Al Consiglio Nazionale e Regionale della Lombardia dell' Ordine assistenti sociali
Al Consiglio Nazionale
Ordine degli Assistenti
Sociali
Al Consiglio Regionale
Ordine Assistenti Sociali della Lombardia
Segnaliamo che in questi giorni stanno arrivando a compimento gli
esiti dei provvedimenti di spending review emanante dal Governo Monti,
attraverso l’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
che prevede “Una nuova organizzazione del Ministero della Giustizia e la
riduzione degli Uffici Dirigenziali e delle dotazioni organiche del personale
civile dell’Amministrazione Penitenziaria” (Per la polizia penitenziaria e il
personale giudiziario è stata prevista una deroga).
E’ vero che la rideterminazione degli organici è imposta dalle misure
di contenimento della spesa, ma è anche vero che progressive decurtazioni sono
state apportate sin dal 2006 e hanno riguardato esclusivamente le due figure
cardine dell'area trattamentale e sociale; in particolare per gli assistenti
sociali non sono indetti concorsi da oltre 10 anni.
Se si investe in una professione è perché la si ritiene
indispensabile, se la si decurta si fa una scelta politica significativa che,
paradossalmente, contrasta con le
numerose dichiarazioni delle massime autorità politiche che puntano proprio
sull’ampliamento delle misure alternative alla detenzione per scongiurare la
condanna della CEDU (sentenza Torreggiani) che incombe sul nostro Paese (con
scadenza al maggio 2014).
Le Misure alternative stanno già registrando un notevole aumento e
saranno ancora di più in seguito alle scelte legislative in corso (Decreto
“svuota carceri” 146/13) e quelle che andranno in discussione prossimamente in
Parlamento (DL sulla istituzione della messa alla prova anche per gli adulti,
già passata in Senato).
Le scelte del Governo mettono in pericolo l’agibilità e la stessa esistenza degli uffici EPE; gli assistenti sociali siano essi dirigenti
o funzionari, non possono che essere preoccupati nel vedere che all’assenza del
personale negli UEPE si pensa di rimediare, come è previsto nel cosiddetto
“Decreto svuota carceri”, sostituendo i Direttori dell’esecuzione penale
esterna, ormai ridotti ad un piccolissimo drappello che dirige Uffici di intere
regioni, con i Direttori degli istituti penitenziari, anche se temporaneamente
(3 anni) fino all’espletamento dei concorsi per dirigenti EPE.
Solo che, contemporaneamente, viene emanato un decreto che riduce gli
organici dei dirigenti EPE da 55
a 34, quindi non ci saranno più posti da mettere a
concorso.
Dopo i dirigenti degli Uepe, a quando la sostituzione degli Assistenti
Sociali? E con quali figure professionali?
Dulcis in fundo, segnaliamo l’imminente scadenza dei contratti per le
macchine in leasing, in tutti gli UEPE; quindi le attività di aiuto e di
controllo sul territorio (spesso molto vasto ed impervio e il più delle volte
in zone con alto tasso di devianza) si faranno a piedi o con i mezzi pubblici a
spese del personale, costretto ad anticipare i biglietti dei mezzi pubblici e
vederseli rimborsati a distanza di un anno (se va bene).
Chiediamo al Consiglio dell’Ordine Nazionale e al
Consiglio Regionale di segnalare all’opinione pubblica questa grave situazione
che riguarda sia la professione tutta,
ma anche i soggetti in esecuzione di pena, costretti a vivere condizioni
inumane e degradanti all’interno di carceri sovraffollate e che in assenza degli operatori preposti al
trattamento e all’inclusione sociale, vedrebbero ridotte, anziché aumentate le possibilità di accesso
alle Misure Alternative al carcere.
Non è
superfluo ribadire che le Misure alternative, è ormai dimostrato, anche grazie
al lavoro degli assistenti sociali, determinano un tasso di recidiva molto più
basso del carcere.
Chiediamo,
inoltre, che il Consiglio Nazionale e il Consiglio Regionale si facciano
promotore di tutte le iniziative possibili presso le Istituzioni preposte ad
effettuare queste scelte sciagurate:
1. intervenire presso la Commissione Giustizia del Senato (pres. Nitto
Palma) per modificare l’emendamento con
il seguente ” In attesa dell'espletamento dei
concorsi pubblici finalizzati alla copertura dei posti vacanti nell'organico
del ruolo dei dirigenti dell'esecuzione penale esterna, per un periodo di tre
anni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente
decreto, in deroga a quanto previsto dagli articoli 3 e 4 del decreto
legislativo 15 febbraio 2006, n. 63, le funzioni di dirigente dell'esecuzione
penale esterna possono essere svolte dai funzionari inseriti nel ruolo dei
funzionari di Servizio Sociale”.
2.
intervenire presso il Dipartimento dell’A.P. per
evitare che i tagli riguardino
prevalentemente gli assistenti sociali
3.
sensibilizzare le Istituzioni Europee perché
vigilino sul rispetto e sulle modalità di attuazione delle direttive emanate in
tema di esecuzione penale e servizi di probation da parte del Governo italiano
4.
indire un’assemblea nazionale per discutere delle
prospettive future degli UEPE.
Confidando
nella vostra attenzione inviamo cordiali saluti.
I
Funzionari di Servizio Sociale E.P.E. Milano-Lodi
Anna Muschitiello, Floriano
Fattizzo, Daniela Di Stefano, Adima Salaris, Angela Netti, Claudia Infranca
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