L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

domenica 16 febbraio 2014

Lettera aperta Al Consiglio Nazionale e Regionale della Lombardia dell' Ordine assistenti sociali

Al Consiglio Nazionale
Ordine degli Assistenti Sociali
 

Al Consiglio Regionale

Ordine Assistenti Sociali della Lombardia

 

 

 

Segnaliamo che in questi giorni stanno arrivando a compimento gli esiti dei provvedimenti di spending review emanante dal Governo Monti, attraverso l’emanazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che prevede “Una nuova organizzazione del Ministero della Giustizia e la riduzione degli Uffici Dirigenziali e delle dotazioni organiche del personale civile dell’Amministrazione Penitenziaria” (Per la polizia penitenziaria e il personale giudiziario è stata prevista una deroga).

 

E’ vero che la rideterminazione degli organici è imposta dalle misure di contenimento della spesa, ma è anche vero che progressive decurtazioni sono state apportate sin dal 2006 e hanno riguardato esclusivamente le due figure cardine dell'area trattamentale e sociale; in particolare per gli assistenti sociali non sono indetti concorsi da oltre 10 anni.

 

Se si investe in una professione è perché la si ritiene indispensabile, se la si decurta si fa una scelta politica significativa che, paradossalmente,  contrasta con le numerose dichiarazioni delle massime autorità politiche che puntano proprio sull’ampliamento delle misure alternative alla detenzione per scongiurare la condanna della CEDU (sentenza Torreggiani) che incombe sul nostro Paese (con scadenza al maggio 2014).

 

Le Misure alternative stanno già registrando un notevole aumento e saranno ancora di più in seguito alle scelte legislative in corso (Decreto “svuota carceri” 146/13) e quelle che andranno in discussione prossimamente in Parlamento (DL sulla istituzione della messa alla prova anche per gli adulti, già passata in Senato).

 

Le scelte del Governo mettono in pericolo l’agibilità e la stessa  esistenza degli uffici EPE;   gli assistenti sociali siano essi dirigenti o funzionari, non possono che essere preoccupati nel vedere che all’assenza del personale negli UEPE si pensa di rimediare, come è previsto nel cosiddetto “Decreto svuota carceri”, sostituendo i Direttori dell’esecuzione penale esterna, ormai ridotti ad un piccolissimo drappello che dirige Uffici di intere regioni, con i Direttori degli istituti penitenziari, anche se temporaneamente (3 anni) fino all’espletamento dei concorsi per dirigenti EPE.

Solo che, contemporaneamente, viene emanato un decreto che riduce gli organici dei dirigenti EPE da 55 a 34, quindi non ci saranno più posti da mettere a concorso.

 

Dopo i dirigenti degli Uepe, a quando la sostituzione degli Assistenti Sociali? E con quali figure professionali?

 

Dulcis in fundo, segnaliamo l’imminente scadenza dei contratti per le macchine in leasing, in tutti gli UEPE; quindi le attività di aiuto e di controllo sul territorio (spesso molto vasto ed impervio e il più delle volte in zone con alto tasso di devianza) si faranno a piedi o con i mezzi pubblici a spese del personale, costretto ad anticipare i biglietti dei mezzi pubblici e vederseli rimborsati a distanza di un anno (se va bene).

 

Chiediamo  al Consiglio dell’Ordine Nazionale e al Consiglio Regionale di segnalare all’opinione pubblica questa grave situazione che riguarda sia la professione  tutta, ma anche i soggetti in esecuzione di pena, costretti a vivere condizioni inumane e degradanti all’interno di carceri sovraffollate  e che in assenza degli operatori preposti al trattamento e all’inclusione sociale, vedrebbero ridotte,  anziché aumentate le possibilità di accesso alle Misure Alternative al carcere.

 

Non è superfluo ribadire che le Misure alternative, è ormai dimostrato, anche grazie al lavoro degli assistenti sociali, determinano un tasso di recidiva molto più basso del carcere.

 

Chiediamo, inoltre, che il Consiglio Nazionale e il Consiglio Regionale si facciano promotore di tutte le iniziative possibili presso le Istituzioni preposte ad effettuare queste scelte sciagurate:

 

1.      intervenire presso la Commissione Giustizia del Senato (pres. Nitto Palma)  per modificare l’emendamento con il seguente ” In attesa dell'espletamento dei concorsi pubblici finalizzati alla copertura dei posti vacanti nell'organico del ruolo dei dirigenti dell'esecuzione penale esterna, per un periodo di tre anni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, in deroga a quanto previsto dagli articoli 3 e 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2006, n. 63, le funzioni di dirigente dell'esecuzione penale esterna possono essere svolte dai funzionari inseriti nel ruolo dei funzionari di Servizio Sociale”.

2.      intervenire presso il Dipartimento dell’A.P. per evitare che  i tagli riguardino prevalentemente gli assistenti sociali

3.      sensibilizzare le Istituzioni Europee perché vigilino sul rispetto e sulle modalità di attuazione delle direttive emanate in tema di esecuzione penale e servizi di probation  da parte del Governo italiano

4.      indire un’assemblea nazionale per discutere delle prospettive  future degli UEPE.

 

Confidando nella vostra attenzione inviamo cordiali saluti.

 

 

I Funzionari di Servizio Sociale E.P.E. Milano-Lodi

 

Anna Muschitiello, Floriano Fattizzo, Daniela Di Stefano, Adima Salaris, Angela Netti, Claudia Infranca

 

 

 

Milano, 10/02/2014