L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

domenica 16 febbraio 2014

ordg in occasione confronto al senalo sul decreto-legge 23 dicembre 2013, n.146, recante misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria

Legislatura 17ª - 2ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 91 del 12/02/2014

IN SEDE REFERENTE
(1288) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n.146, recante misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria, approvato dalla Camera dei deputati


(Seguito e conclusione dell'esame)

 

Prosegue l'esame, sospeso nella 1a seduta pomeridiana.
Il presidente PALMA ricorda che si è conclusa nella seduta precedente la discussione generale sul disegno di legge: si procederà dunque all'esame degli ordini del giorno e delle proposte emendative riferite al testo del decreto-legge (pubblicati in allegato).


 
Il senatore CASSON (PD) sottoscrive l'ordine del giorno G/1288/1/2a.


 
Il senatore LUMIA (PD) informa che tutti i componenti della Commissione appartenenti al Gruppo del Partito democratico intendono sottoscrivere l'ordine del giorno G/1288/1/2a.


 
Il relatore BUEMI (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) si esprime favorevolmente sull'ordine del giorno G/1288/1/2a, mentre invita i proponenti a ritirare l'ordine del giorno G/1288/2/2a.


 

Il sottosegretario BERRETTA a nome del Governo accoglie l'ordine del giorno G/1288/1/2a.

G/1288/1/2
MATURANI, MATTESINI, LUMIA, SILVESTRO, GRANAIOLA, DE BIASI, DIRINDIN




Il Senato,

premesso che:

– in sede di conversione del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 146, la Camera dei deputati ha inserito, dopo il comma 1 dell'articolo 3, il comma 1-bis, nel quale è previsto che, in attesa dell'espletamento dei concorsi pubblici finalizzati alla copertura dei posti vacanti nell'organico del ruolo dei dirigenti dell'esecuzione penale esterna, per un periodo di tre anni, le funzioni di dirigente dell'esecuzione penale esterna possano essere svolte dai funzionari inseriti nel ruolo dei dirigenti di istituto penitenziario;

considerato che:

gli Uffici di esecuzione penale esterna (UEPE) sono strutture periferiche del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia ed hanno il compito di favorire il reinserimento sociale delle persone che hanno subito una condanna definitiva, recuperando la dimensione della legalità e contribuendo alla sicurezza sociale;

gli UEPE operano nel rispetto delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, progettando e seguendone il trattamento socio-educativo, nell'ottica della loro rieducazione e del loro reinserimento sociale;

lo specifico e delicato compito affidato agli UEPE è stato assicurato con professionalità dal servizio sociale che, garantendo la tempestività e la continuità degli interventi, anche in collaborazione con i servizi del territorio, ha assicurato la validità e l'efficacia dei progetti avviati, riscontrata dallo scarso numero di recidive, così contribuendo all'affermazione del sistema delle misure alternative;

valutato che:

i provvedimenti di spending review che stanno interessando l'organizzazione del Ministero della giustizia, con conseguente riduzione degli uffici dirigenziali e delle dotazioni organiche del personale civile dell'Amministrazione penitenziaria stanno riguardando prevalentemente il personale dell'area trattamentale e sociale;

nello specifico, gli assistenti sociali sono le figure che, progressivamente, stanno subendo una riduzione, che dal 2006 ad oggi ha superato il 35 per cento. Da oltre dieci anni non sono stati indetti concorsi utili a ripianare la relativa pianta organica;

lo svilimento di queste qualifiche rischia di depotenziare l'efficacia delle misure alternative, proprio quando si avverte l'esigenza – confermata dal testo in esame – di incoraggiarne l'utilizzo riducendo il ricorso alla detenzione;

è attuale ed urgente l'esigenza di far seguire alla conversione del decreto-legge l'organizzazione di una rete professionale adeguata a supportare i percorsi penali alternativi al carcere, nell'interesse del condannato e della collettività;

impegna il Governo

a reindirizzare le politiche di tagli alla spesa che possano interessare l'Amministrazione penitenziaria onde evitare che siano dirette a ridurre il numero degli assistenti sociali o, comunque, a penalizzarne l'apporto professionale;

a prevedere, in tempi rapidi, l'espletamento di un concorso che ripiani la pianta organica degli assistenti sociali in ruolo presso gli UIPE, anche per favorire il loro accesso alla qualifica di dirigente dell'esecuzione penale esterna;

a tenere in forte considerazione in ogni intervento amministrativo e normativo la necessità di assicurare all'interno dell'Amministrazione penitenziaria la compresenza e la cooperazione, nella distinzione di competenze, di tutte le professionalità necessarie a qualificare l'esecuzione penale in funzione rieducativa, delle professionalità sociali necessarie alla rieducazione del condannato.