Giustizia, parte a Bari progetto-pilota su messa alla prova
 
 
Indagati e imputati per reati che prevedono una pena massima di quattro anni che abbiamo commesso per la prima volta un reato di lieve entità, potranno accedere ad un programma di messa alla prova che consentirà l'estinzione del reato e la cancellazione del processo. La novità arriva dal Tribunale di Bari, "primo in Italia" - come ha riferito il delegato al progetto, il giudice Giovanni Mattencini - all'indomani della pubblicazione della legge sulla sospensione dei procedimenti penali (numero 67 del 2014).

Questa mattina è stato sottoscritto un protocollo fra tribunale, procura, prefettura, questura, comando provinciale dei carabinieri, Ordine degli avvocati e Uepe (Ufficio di esecuzione penale esterna) per l'istituzione di un nuovo ufficio, che avrà sede nel palagiustizia di via Nazariantz, per i 'Lavori di pubblica utilità'.

La cosiddetta messa alla prova, già prevista per i minori, sarà ora estesa ai maggiorenni. L'ufficio, che sarà operativo da lunedì prossimo, si occuperà di ricevere e vagliare le istanze dei difensori e stilare un programma che preveda un periodo (non meno di dieci giorni) di lavoro gratuito presso un ente convenzionato, dalla pulizia di giardini pubblici al soccorso agli anziani. Una ventina le convenzioni già stipulate con il Tribunale, tra cui i Comuni di Valenzano
e Binetto (gli unici dell'intera provincia ad aver risposto all'appello del giudice delegato al progetto), la facoltà di veterinaria dell'Università degli Studi di Bari, la Fondazione Santi Medici di Bitonto, Unitalsi di Bari e di Monopoli, l'associazione Ciao Vinny.