L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

giovedì 27 settembre 2007

CASG




A volte i cattivi pensieri ritornano……

Era il 1997 quando il CASG raccolse 2025 firme tra assistenti sociali, operatori socio sanitari, educatori, operai e professionisti, imprenditori, volontari, docenti universitari e ricercatori, politici e sindacalisti, artisti e poliziotti penitenziari, filosofi e sociologi, scrittori e giornalisti nonché semplici cittadini, contro la creazione di quelli che allora furono denominati “Centri di custodia territoriale” in pratica gli ex CSSA.
Anche allora ci fu la mobilitazione delle associazioni professionali degli assistenti sociali, degli ordini regionali, dei sindacali quali la CGIL, ma anche di associazioni del volontariato, quali: il gruppo Abele, la Caritas, il gruppo Exodus, i Coordinamenti carcere e territorio, l’Opera San Fedele, l’APAS e tante altre cooperative sociali impegnate nell’inserimento dei soggetti in esecuzione di pena.

Allora, l’Amministrazione Penitenziaria nella persona del Capo del DAP il Consigliere M. Coiro (l’allora Ministro della Giustizia era G.M. Flik), bloccò il progetto e rispose con un comunicato inviato all’associazione AssNAS - in cui diceva:


”…è cura di quest’Amministrazione valorizzare l’operatività dei CSSA. A seguito della prossima approvazione del progetto di legge c.d. “Simeoni” che prevede l’ampliamento delle misure alternative e lo snellimento delle connesse procedure, è intendimento dell’Amministrazione penitenziaria rafforzare strutturalmente gli uffici di servizio sociale. Allo stato si sta prevedendo un aumento dell’organico degli AA. SS. e un incremento di altre figure di supporto, affinché questi operatori siano posti in condizione di sviluppare pienamente tutte le valenze dei loro compiti istituzionali. Infatti, come è noto, l’attuale assetto ordinamentale demanda all’A.P. la definizione e la realizzazione di una progettualità complessiva, che deve consentire ai CSSA di svolgere precise e qualificate funzioni volte alla promozione di processi di reinserimento sociale dei soggetti loro in carico, in stretta collaborazione con i servizi del territorio e con gli enti locali, all’interno di una metodologia del lavoro fondata sui principi e fondamenti del servizio professionale.
Quanto poi alla possibilità di inserire personale di polizia penitenziaria nei CSSA, si sta determinando l’insorgenza di un vivo dibattito culturale (condotta da forze sindacali e associazioni di categoria); di tale dibattito l’A.P. ne prende atto
”.

Vedremo questa volta come andrà a finire!

Foglio di avvisi del CASG - 1 marzo 1997