L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

Dal 2007 al 2014 sono stati pubblicati più di 1300 documenti che hanno trattato argomenti riferiti al Servizio Sociale della Giustizia, agli Uffici per l'Esecuzione Penale Esterna, al Sistema dell'Esecuzione Penale Esterna attraverso solidarietaasmilano.blocspot.com

giovedì 8 novembre 2007

ANSA


CARCERI: ASSISTENTI SOCIALI, RILANCIARE MISURE ALTERNATIVE
(ANSA) - "Dal 1998 al 2005 solo nel 19% dei casi vi è stata recidiva in nuovi reati da parte dei fruitori dell'affidamento; parallelamente si è verificato, fra tutti gli scarcerati a fine pena nel 1998, non fruitori di misure alternative, una recidiva del 68,45%".
A partire dai risultati di una ricerca condotta dalla Direzione generale esecuzione penale esterna, il Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) e gli Uffici di servizio sociale (Uepe) rilanciano il tema di un possibile incremento dell'utilizzo delle misure alternative per reati minori e della funzione rieducativa della pena.
Durante la conferenza nazionale Uepe, a Roma, gli assistenti sociali hanno sostenuto come "incontestabile" l'efficacia delle condanne scontate in misura alternativa sia in termini economici che in termini d'integrazione e di coesione sociale.
Tema del confronto è stato poi la necessità di una riorganizzazione degli ambiti operativi e la possibilità di inserire negli Uepe la polizia penitenziaria a fronte di un potenziamento delle risorse umane e professionali e delle funzioni di controllo. A questo proposito, l'ordine degli assistenti sociali ha paventato la necessità di un maggiore investimento, da parte del Governo, nelle politiche di prevenzione e inclusione sociale.
Fuori dal coro la voce di Angelica Di Giovanni, presidente del tribunale distrettuale di sorveglianza di Napoli: "la realtà italiana non corrisponde a ciò di cui si parla - ha affermato - e le misure alternative spesso equivalgono ad un annullamento della pena". (ANSA).