L'ARCHIVIO DI OLTREILCARCERE

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giovedì 14 febbraio 2008

Carcere, cassa delle ammende: interrogazione al nuovo Ministro della Giustizia

Da radioradicale.it -12 febbraio 28008 depositata un’interrogazione a risposta scritta al nuovo Ministro della Giustizia, Luigi Scotti, sulla vicenda della Cassa delle Ammende.
Un lancio dell’Agenzia ANSA, datato Roma 6 febbraio, aveva infatti riportato le seguenti dichiarazioni di Luigi Scotti, nuovo Ministro della Giustizia del Governo Prodi: ''Porterò avanti l'attività del Ministero già avviata. In due mesi si può fare ancora molto, sempre nell'ordinaria amministrazione. Io, d'altronde, sono un tenace lavoratore'' e, rispondendo a chi gli chiedeva cosa intendesse portare avanti fino all’insediamento del prossimo governo nel suo nuovo incarico, tra le priorità di lavoro per i prossimi mesi il Ministro indicava:
''1. La realizzazione di un servizio unico di intercettazioni telefoniche, così come ci e' imposto da una direttiva comunitaria e dalla legge Finanziaria;
2. il recupero delle somme tra le pene pecuniarie di condanna da destinarsi alla Giustizia;
3. il completamento del sistema informatico”.
Come è noto, almeno agli esperti grazie alle iniziative dei Radicali, la Cassa delle Ammende è un fondo di denaro, gestito dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, dove confluiscono i proventi del pagamento delle ammende e delle multe oggetto delle sentenze penali di condanna ed anche tutti i beni mobili ed immobili confiscati alla criminalità.
Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 30 giugno 2000 (artt. da 121 a 130) ha rivisitato l’istituto della Cassa delle Ammende, attribuendole precise finalità fra cui il finanziamento di “programmi che attuano interventi di assistenza economica in favore delle famiglie dei detenuti e degli internati, nonché di programmi che tendono a favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti e degli internati anche nella fase di esecuzione di misure alternative alla detenzione” (art. 129, 3° comma);
Nella risposta ad una precedente interrogazione in Commissione Giustizia, svolta il 16 ottobre scorso, il sottosegretario Li Gotti aveva affermato “Alla data del 30 giugno 2007 l'ammontare del fondo patrimoniale della cassa ammende era pari ad euro 113.856.586,02. Attualmente gli impegni finanziari deliberati dalla cassa ammende in attuazione del disposto di cui all'articolo 129, II e III comma del decreto del Presidente della Repubblica n. 230 del 2000 sono pari ad euro 13.193.355,41. Quaranta sono i progetti presentati dalla cassa ammende ed approvati alla data del 12 settembre 2007 e di questi, quattordici sono quelli finalizzati al reinserimento socio-lavorativo delle persone che hanno beneficiato del provvedimento di indulto. Questi quattordici progetti coinvolgono 882 soggetti, hanno una durata temporale che va da un minimo di nove mesi ad un massimo di due anni e sono stati finanziati tutti dalla cassa delle ammende per un importo complessivo di circa 3 milioni e 313 mila euro.”
A me sembra che occorra prendere sul serio ed incoraggiare l’impegno del neo Ministro della Giustizia e per questo ho voluto sollecitarlo, con l’unico strumento parlamentare che mi è disponibile in questa fase: credo davvero che Luigi Scotti possa lasciare il segno del suo passaggio al Ministero facendo funzionare almeno la Cassa delle Ammende.